Roast beef con insalata nappata al miele millefiori di macchia mediterranea

Con poche e semplici mosse e l’aggiunta di qualche ingrediente sfizioso, il roast beef può diventare subito un piatto unico molto appagante!

Dopo aver deciso quali ingredienti utilizzare, mi è venuta l’idea di completare la ricetta aggiungendo, sul piatto finito, un filo del buonissimo miele millefiori biologico di macchia mediterranea, un prodotto d’eccellenza della O.P. sarda Terrantiga.

La macchia mediterranea rappresenta il cuore botanico e geografico della Sardegna, e la sua variabilità è legata al susseguirsi di stagioni siccitose o ricche di pioggia che permettono al rosmarino di prevalere sulla lavanda o al cardo di farla da padrone, permettendo agli apicoltori della O.P. di ottenere sempre nuovi aromi e sapori! Questo fa sì che il miele di macchia mediterranea sia incredibilmente poliedrico e capace di accompagnare i piatti più svariati.

MIELE MILLEFIORI DI MACCHIA MEDITERRANEA

Ingredienti
(dosi per 4 persone)

200 g di rucola
4 cucchiai di miele millefiori di macchia mediterranea Terrantiga
16 fettine di roast beef tagliato sottile (circa 400 g)
100 g di gherigli di noci
250 di lamponi
2 caprini (circa 200 g)
erbe di Provenza q.b.
sale fino q.b.
pepe nero q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento

Lavate bene, e separatamente, la rucola e i lamponi, poi asciugateli delicatamente con carta assorbente o canovaccio.

Componete ciascun piatto: distribuite la rucola sul fondo, appoggiate sopra e in maniera omogenea 4 fette di roast beef, un po’ di caprino, le noci e i lamponi. Irrorate con un filo d’olio e spolverate con erbe di Provenza e pepe nero.

Al momento di servire, completate ogni singolo piatto con un filo di miele biologico millefiori di macchia mediterranea.

Roast beef con insalata nappata al miele millefiori di macchia mediterranea

Ricetta di Fernanda Demuru, autrice del blog Il Leccapentole… e le sue padelle.
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Terrantiga aderisce a Generazione Honey, il progetto che intende valorizzare e promuovere i prodotti dell’alveare sostenendo la filiera apistica cooperativa italiana, quale esempio di eccellenza produttiva, sicurezza alimentare, genuinità, biodiversità e rispetto dell’ambiente. Il progetto è finanziato dal MIPAAFT.