Di là da logori preconcetti e sterili luoghi comuni, la parola “spaghetti” è un contenitore di ricordi gastronomici per qualsiasi italiano innamorato della pasta. Non vi nascondo che li amo anche così come sono, insaporiti con un filo d’olio o una noce di burro e una pingue grattugiata di formaggio grana, ma che dire delle infinite possibilità che offrono in fatto di condimenti?
Dai sughi più semplici alle salse più ardimentose in fatto di ingredienti, gli spaghetti sono sempre pronti a diventare protagonisti di migliaia di primi piatti.
In questa ricetta ho unito dolci mandorle tostate, saporiti e profumati pomodori secchi sottolio, ottimi capperi e un miele millefiori di alta montagna dall’aroma variegato e delizioso, specchio dei meravigliosi fiori dai quali deriva. Il risultato? Un condimento equilibrato e piacevolissimo, perfetto per appagare tutti i sensi.
Ho creato questa ricetta in occasione della collaborazione tra il mio sito LIBRICETTE e il progetto QUI DA NOI di FedAgriPesca Confcooperative, utilizzando gli spaghetti prodotti da GINO GIROLOMONI COOPERATIVA AGRICOLA.
Questa azienda agricola origina da un’idea di Gino Girolomoni, scomparso nel 2012. La sua fondazione e i successivi sviluppi hanno avuto come primario scopo la valorizzazione della vita contadina come elemento irrinunciabile per la produzione di alimenti biologici di qualità, coerenti con le esigenze ambientali, sociali, culturali ed economiche del territorio e volte alla tutela del pianeta. Attorno ad essa si sono sviluppati progetti sociali e di cultura sotto l’egida di una fondazione.
Vale la pena visitare il sito web della cooperativa: leggendo gli aforismi del suo fondatore, la storia che la caratterizza e la missione che essa porta avanti, si apprende il valore di una visione che diventa progetto, poi realtà consolidata. Gino Girolomoni sosteneva che “Le visioni non si possono spiegare. Quando è ora si dicono, o si cantano, o si urlano, dipende da cosa contengono.”
Dalle visioni, quindi, possono nascere bellezza e poesia, così come prodotti d’eccellenza.
La cooperativa oggi conta trenta soci e trentacinque dipendenti e produce caffè, cereali, creme di frutta, farine, legumi, olio extravergine di oliva, aceto balsamico di Modena, pomodori, riso.
Oltre a questi prodotti, nel catalogo sono presenti differenti tipi di pasta a lenta essiccazione, alcuni dei quali trafilati al bronzo, realizzati con grano Senatore Cappelli, semola di grano duro e semola di grano duro integrale, farro, grano “Graziella Ra”.
PREPARAZIONE: 15 minuti
COTTURA: 8 minuti
RIPOSO: no
PERSONE: 4
Ingredienti
120 grammi di mandorle sgusciate e non spellate
130 grammi di ricotta vaccina
100 grammi di pomodori secchi in olio extravergine di oliva, sgocciolati e tamponati con carta da cucina
30 capperi dissalati
3 cucchiaini di miele di millefiori di alta montagna
4 grosse foglie di basilico fresco + 4 ciuffetti per la decorazione
Pepe nero macinato al momento q.b.
Sale q.b. (se necessario)
320 grammi di spaghetti di grano duro “Cappelli” BIO Girolomoni
Procedimento
Scaldare una piccola padella antiaderente e tostarvi le mandorle per alcuni istanti, avendo cura di non bruciarle. Saranno pronte quando appariranno leggermente abbrustolite. Spostarle immediatamente in un piatto e lasciarle raffreddare.
Sistemare le mandorle in un cutter e aggiungere la ricotta, i pomodori secchi, i capperi, il miele, il basilico e una macinata di pepe.
Azionare la macchina a media velocità e a intermittenza fino a ottenere una crema dalla struttura grossolana. Regolare di sale se necessario (i capperi conferiscono sapidità alla preparazione).
Porre il condimento in una capiente ciotola.
Portare a bollore abbondante acqua salata e lessarvi gli spaghetti seguendo i tempi indicati sulla confezione.
Quando la pasta sarà a metà cottura, prelevare un mestolo d’acqua dalla pentola e versarlo in una ciotola affinché scenda un po’ di temperatura, quindi utilizzare il liquido per ammorbidire la crema.
Scolare gli spaghetti e condirli all’interno della ciotola, quindi suddividerli nei piatti individuali e decorarli con i ciuffetti di basilico prima di servire.