Fritte, lesse, al vapore, al forno o schiacciate, le patate sono le perfette alleate in cucina quando si è indecisi su cosa preparare, perché adatte per tantissime ricette.
Importate dagli spagnoli dall’America del Sud, le patate sono un alimento amato da tutti, ma proprio tutti! Eppure non tutti i tipi di patate vanno bene per ogni preparazione. In Italia ne esistono vari tipi, ma talvolta è complicato comprendere bene quale sia la più adatta alla ricetta che si vuole preparare.
Ecco una guida per capirne i migliori utilizzi e le proprietà!
Novelle
Sono il tipo più noto, di piccole dimensioni, con la buccia sottile e vengono raccolte prima che raggiungano la completa maturazione.
Utilizzo: bollite o arrosto; da evitare se si vuole preparare un purè.
A pasta bianca
Ricche di amido, dalla polpa farinosa che tende a sfaldarsi durante la cottura.
Utilizzo: schiacciate con la forchetta o con lo schiacciapatate per preparare gnocchi, purè, crocchette e sformati. Questa tipologia di patata non va assolutamente messa nel frullatore, in quanto il movimento rotatorio dell’attrezzo renderebbe l’impasto colloso.
A pasta gialla
Il colore giallo che le caratterizza è dato dalla presenza di carotenoidi. Resistono meglio alla cottura rispetto alle bianche.
Utilizzo: fritte, cotte in umido, lesse o al forno.
Rosse
Dalla buccia di colore rossastro, ma chiare e compatte internamente. Più piccoline rispetto alle altre patate.
Utilizzo: lesse, in umido, al forno o fritte.
Turchesa
Dalla buccia blu-violacea e la polpa mediamente consistente, chiara e granulosa.
Utilizzo: al forno.
Vitellotte o viola
Con la buccia e la polpa viola. Molto utilizzate in cucina, soprattutto per conferire colore e particolarità al piatto.
Utilizzo: per gli gnocchi, vellutate o purè.
Americane o dolci
Il colore della buccia può variare dal rosso-aranciato, al marrone al bianco, mentre la parte interna può essere gialla, arancione e anche violacea. Dal sapore dolce e ricche di amido.
Utilizzo: al forno, bollite o fritte.