Autunno “fa rima” con caldarroste.
Quel profumo invitante che si sente lungo le vie e nelle piazze italiane allo scoccare dei primi freddi, crea ogni anno un’atmosfera davvero tipica. Ma attenti a quante ne mangiate: se un po’ bruciacchiate o parzialmente crude, le caldarroste possono risultare difficili da digerire!
Arrostite, secche, bollite… le castagne sono indicate in molte situazioni:
- durante la crescita danno il giusto apporto di vitamine, minerali e calorie per lo sviluppo muscolo-scheletrico;
- sono perfette in caso di affaticamento fisico dopo un’intensa attività muscolare;
- grazie al contenuto di fosforo e vitamine del gruppo B, sono utili per il sistema nervoso, ideali per combattere stress e ansia;
- come già anticipato, hanno proprietà energetiche e ricostituenti, soprattutto nei cambi di stagione e in caso di convalescenza;
- aiutano a prevenire l’ipertensione grazie all’alto contenuto di potassio;
- per un’alimentazione gluten free
Ma attenzione, perché in base alla cottura, cambiano anche i valori nutrizionali: le caldarroste sono una grande fonte di fibre, proteine (8%) e lipidi (11%). Valori molto simili le hanno quelle bollite e secche, che vantano ben il 13,8% di fibre! Ma vediamo ora cosa contengono 100 grammi di castagne secche: potassio (mg): 738, ferro (mg): 1.9, calcio (mg): 56, fosforo (mg): 131, tiamina – B1 (mg): 0.15, riboflavina – B2 (mg): 0.52 e niacina – B3 (mg): 2.07. 100 grammi di castagne bollite, invece, forniscono al nostro organismo circa 120 calorie, quelle secche 287 calorie, mentre quelle arrostite 193 calorie.
Questi dati sono la prova che le castagne sono un alimento ad alto valore energetico, molto utile nelle stagioni fredde per recuperare le energie (e non contengono colesterolo!).
Solo in Italia, le varietà di castagne sono circa trecento, ma possono essere suddivise in due macro categorie:
- le castagne domestiche, che hanno una forma tondeggiante e sono in genere appiattite da un lato, con una buccia piuttosto scura e la polpa molto solcata e aderente alla pellicola;
- i marroni, che hanno una forma ovoidale e una buccia chiara con delle striature scure vicine. La loro polpa è meno solcata delle castagne ed è semplice da staccare dalla pellicola.
Come sbucciare le castagne?
Lessandole: si lessano le castagne in acqua abbondante o in poca acqua in una pentola a pressione, si tagliano in due e si toglie la polpa con un cucchiaio.
Da cruda: si taglia via l’occhio chiaro e si incide la buccia per lungo, in modo che si stacchi più facilmente. Si buttano in acqua bollente per circa dieci minuti, poi in acqua fredda e si scolano. Strofinando energicamente si staccherà anche la pellicina.
In forno: si incide la buccia con un coltello e si mettono in forno a 200° su una lastra bagnata di acqua fredda, lasciando cuocere finché la buccia e la pellicola si staccano facilmente.
Ammollo: per staccare i residui della pellicina tra le pieghe, lasciare le castagne a bagno in acqua fredda o tiepida per circa un paio d’ore.
Sapevate che…
…nel Medioevo le castagne venivano utilizzare per combattere la gotta e l’emicrania?
Anche a chi soffriva di problemi cardiaci si suggeriva di bere l’acqua di lessatura delle bucce e delle foglie delle castagne, mentre per migliorare problemi alla milza si consigliavano le caldarroste.
La ricetta
Vi abbiamo messo l’acquolina in bocca e vorreste cimentarvi nella preparazione di una buonissima ricetta a base di farina di castagne?
E’ un dolce originario della Toscana, ma oggi viene preparato anche in molte zone appenniniche e di pianura
Castagnaccio di mele con uvetta e pinoli (by Manuela Di Maio)
Ingredienti
300 gr di farina di castagne
4 mele rosse
50 gr di uvetta
50 gr di pinoli
1/2 bicchiere di olio di semi vari
500 ml di acqua circa
succo di 1 limone
40 gr di zucchero di canna grezzo
Procedimento
1. Mettete l’uvetta in ammollo in acqua tiepida. Sbucciate le mele e tagliatele a spicchi, mettetele in una ciotola e irroratele del succo di un limone spremuto, in modo da non farle annerire.
2. In un’altra ciotola, versate la farina di castagne setacciata con lo zucchero e unite piano piano l’acqua e l’olio, amalgamando bene tutti gli ingredienti. Lasciate riposare in frigorifero per una ventina di minuti.
3. Nel frattempo ungete una tortiera e adagiatevi sopra le fette di mela, l’uvetta e i pinoli, cospargete con zucchero e versate poi sopra il composto di farina.
4. Infornate a 200° in forno preriscaldato per 50/60 minuti circa. A metà cottura coprite con un foglio di alluminio per evitare che si bruci la superficie.
5. Sfornate, fate raffreddare ed infine, aiutandovi con un piatto, capovolgete il castagnaccio decorando a piacere con dei pinoli.
Buon appetito!