Il suono dei cibi

Che suono hanno i cibi?
Un cibo fresco possiede un “suono diverso” da uno più vecchio?

Siamo abituati a pensare all’analisi sensoriale degli alimenti come il prodotto del coinvolgimento di occhi, naso e bocca, ma in realtà anche il nostro orecchio partecipa attivamente alla degustazione di cibi e bevande, ed è in grado di riconoscerne la freschezza.

A dimostrarlo è uno studio dell’Università di Santa Catarina, Brasile, dove un team di ricercatori composto da medici, tecnologici e chimici ha implementato l’utilizzo di strumenti meccanici e acustici per prevedere e confrontare la freschezza sensoriale dei prodotti alimentari.

eat-2834549_1920

Questo studio ha proposto un metodo per correlare l’intensità del parametro di “freschezza” (inteso come attributo di un cibo appena preparato con materie prime novelle, colte e fatte da poco) emerso da un panel sensoriale, con l’intensità del medesimo parametro espresso da un analizzatore di spettro audio. Lo spostamento della forza e i segnali acustici sono stati misurati durante i test di penetrazione e compressione dei prodotti nella scala dello spettro. Un filtro passa-banda ha eliminato il rumore del motore e del cambio dell’analizzatore di texture.
Al termine della sperimentazione, sono state ottenute altre correlazioni tra i parametri acustici e sensoriali in entrambi i test.
Il sistema di misurazione acustica ad alta frequenza di campionamento è stato in grado di discriminare i prodotti croccanti, ma il panel test composto da giudici addestrati è stato in grado di riconoscere maggiori differenze significative dei prodotti.

Ciò ha dimostrato che l’analizzatore di spettro audio è un valido strumento per individuare la freschezza di cibi croccanti, ma un’analisi più precisa e accurata la si ottiene solamente utilizzando un panel di giudici.

Articolo a cura di Veronica Volpi, Centro Studi Assaggiatori

veronica.volpi@assaggiatori.com

info@assaggiatori.com

www.narratoridelgusto.it