Nell’estrema semplicità che caratterizza la pasta cosiddetta aglio e olio – in fatto di numero di ingredienti, perché farla bene non è così scontato – si nascondono centinaia di storie di persone che si incontrano o si ritrovano e decidono di trascorrere assieme un tempo potentemente narrativo e simbolico: quello del pasto.
Personalmente parlando, la pasta aglio e olio si rivela complice di quelle cene che arrivano alla fine di una lunghissima giornata di lavoro per me e per il mio compagno, quando non resta energia per elaborare piatti più complessi o che richiedono una lunga cottura (riguardo quest’ultimo aspetto confesso che influisce l’appetito che non ha voglia di attendere per essere soddisfatto).
Insomma, sia dal punto di vista “romantico” sia sotto il profilo del gusto, io adoro la pasta aglio e olio che, nell’accezione classica, è aglio, olio e peperoncino. Mi diverto a cercare il modo perfetto per cucinarla ma anche a variarla inserendo ingredienti semplici che siano in grado di dare un carattere in più senza mortificare o coprire quelli originali.
Nella ricetta che troverete di seguito, non c’è il peperoncino (amo essere sincera con voi; non l’ho utilizzato perché non lo avevo nella casa in cui mi trovavo nel momento in cui ho creato la ricetta) e ho inserito la scorza del limone e le mandorle tostate e salate. Una ventata di agrumata freschezza e di sontuosa “burrosità” e croccantezza hanno completato un piatto sostenuto da una pasta di grano duro saragolla, robusta e appagante, che non si sogna nemmeno di passare in secondo piano.
Gli ingredienti che ho utilizzato mi sono stati offerti da produttori che aderiscono al progetto QUI DA NOI e concorrono a impreziosire il paniere delle bontà italiane, inestimabile crogiolo di risorse alle quali le persone fortunate possono attingere per creare piatti sempre diversi e per accrescere la propria cultura dei territori.
Nello specifico, l’olio è prodotto da Cantine San Marzano con sede a San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto, nel cuore della DOC Primitivo di Manduria. Accanto alla produzione vinicola, l’azienda propone un olio extravergine che nasce dal blend di cultivar regionali, tra le quali la Coratina e l’Ogliarola. Le olive provengono da Fragagnano, Francavilla Fontana, Grottaglie, San Marzano e Sava, località che si dipanano tra le province di Taranto e Brindisi. Questo olio, spremuto a freddo e a ciclo continuo, ha un colore verde brillante che vira verso l’oro e al palato è molto fruttato. Esso è fiero esponente del territorio al quale appartiene, vocato alla produzione di delizie che hanno fatto il giro del mondo.
I rigatoni e le mandorle sono a marchio Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo, una realtà situata in un territorio collinare della provincia di Foggia, a ridosso di Lucania e Irpinia (Monti Dauni meridionali). La cooperativa si fonda sulla dedizione e sull’esperienza di una famiglia che da generazioni è legata all’agricoltura. Attraverso il commercio dei prodotti, la scuola di cucina e le degustazioni, l’azienda diffonde il gusto e le tradizioni locali. Olio, carni, legumi, verdure e altri prodotti forniti dai soci del Consorzio Daunia & Bio sono le proposte che la Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo offre ai propri Clienti.
Preparazione: 10 minuti
Cottura: 20 minuti
Riposo: – – –
Ingredienti
(dosi per 4 persone)
4 cucchiai colmi di olio extravergine di oliva prodotto da Cantine San Marzano
4 spicchi di aglio in camicia, leggermente schiacciati
1 limone di medie dimensioni con buccia edibile
2 manciate di foglie di prezzemolo + 4 foglie per la decorazione dei piatti
32 mandorle diablées tostate e salate a marchio Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo
320 grammi di rigatoni di grano duro saragolla a marchio Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo
Procedimento
Versare l’olio in una larga padella antiaderente e unire l’aglio.
Con un coltellino affilato prelevare la scorza del limone evitando la parte bianca e ottenendo larghe strisce; unirla all’olio e all’aglio all’interno della padella.
Accendere un fuoco molto debole e attendere che l’olio assorba il profumo e il sapore degli aromi senza che questi friggano o anneriscano. Spegnere la fiamma, prelevare le scorze di limone, tritarle e unirle nuovamente al condimento. Coprire e tenere da parte.
Tritare finemente il prezzemolo ed eseguire la stessa operazione con le mandorle.
Portare a bollore abbondante acqua salata e lessarvi i rigatoni portandoli a un minuto dalla cottura al dente.
Accendere un fuoco medio sotto alla padella contenente il condimento ed eliminare l’aglio.
Scolare la pasta tenendo da parte l’acqua di cottura e porla nella padella assieme al prezzemolo.
Aggiungere tre cucchiai di acqua di cottura e saltare il tutto per alcuni istanti.
Suddividere la preparazione nei piatti individuali, cospargere con le mandorle, decorare con una foglia di prezzemolo e servire.
Autore: Paola “Slelly” Uberti
Blog: SLELLY The dark side of Kitchen