Festeggiare i compleanni di marzo, aprile e inizio maggio? E’ diventato un trend!
In tanti, costretti quest’anno a spegnere le candeline a distanza, accontentandosi dell’happy birthday cantato su Zoom, vogliono rifarsi.
E così, da quando siamo nella fase 3, non è raro festeggiare di nuovo gli anni, questa volta dal vivo con amici e partenti, che sia in casa, all’aria aperta o in piccole feste private. Recuperare tutte le ricorrenze impedite dai mesi di lockdown – lauree, anniversari, compleanni – è un modo per tornare a stare insieme e alla agognata normalità.
La tendenza ha subito preso piede grazie ad una pasticceria di Milano, che ha lanciato la torta di “Non Compleanno”.
Il non compleanno (unbirthday, nell’originale inglese) è un modo di dire scherzoso che indica una ricorrenza che cade ogni giorno dell’anno, escluso appunto quello del compleanno, ma anche un’espressione coniata dallo scrittore inglese Lewis Carroll nel suo romanzo “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”. Nel libro, infatti, Humpty Dumpty (Unto Dunto) spiega ad Alice la possibilità di ricevere doni “ingenetliaci” durante 364 giorni dell’anno, contro la possibilità di ricevere doni “genetliaci” in un giorno solo dell’anno.
Alice giunge a una grande tavola preparata per il tè alla quale siedono la Lepre Marzolina, il Cappellaio Matto e un Ghiro. Alice siede anche lei e la Lepre le dice:
“Tanti auguri per il tuo non-compleanno. Vuoi del tè?”
“Cos’è un non-compleanno?”
“Una festa che puoi festeggiare 364 volte all’anno”.
“Questi sono matti” pensò Alice, vedendo che il Cappellaio le versava del tè…
…che non esisteva”
Buon Non Compleanno a tutti!