Un esercito di vespe samurai per contrastare la cimice asiatica

La grande speranza per la lotta alla cimice asiatica (Halyomorpha halys) è appesa a un insetto minuscolo, lungo appena due millimetri.

La chiamano vespa samurai (Trissolcus japonicus), ma non ha alcuna spada, né pungiglione, e lotta con le movenze di un agente segreto: si infiltra e debella il “nemico”.

vespa samurai

In diverse regioni del Nord, dal Trentino Alto Adige all’Emilia Romagna, è partita la sperimentazione con un solo scopo: permettere alla vespa samurai di moltiplicarsi per ridurre le popolazioni della cimice asiatica, insetto che devasta da anni le coltivazioni, soprattutto in Italia settentrionale.

Dopo anni di studi e ricerche condotti da una direttiva emanata dal ministero delle Politiche Agricole, in questo giugno 2020 è cominciata la lotta biologica alla cimice asiatica che, per gli agricoltori italiani, è sinonimo di speranza e ripartenza, dopo mesi di crisi e soluzioni inutili alla terribile devastazione portata dalla cimice asiatica.

Questo insetto alieno, proveniente dalla Cina, fu osservato e analizzato per le prime volte in Italia intorno al 2012: da allora, moltiplicandosi senza sosta, ha completamente stravolto l’agricoltura, soprattutto al Nord, devastando frutteti, campi di cereali, di erba medica, e messo in ginocchio migliaia di coltivatori.

La vespa samurai è l’antagonista naturale della cimice asiatica, per questo rappresenta la speranza per la nostra agricoltura, ma anche per il consumatore finale. Si nutre di polline, acqua e miele. Non è pericoloso per l’uomo, nè per le api, le farfalle, i coleotteri o altri insetti, e nemmeno per tutte le cimici, ma ha una preferenza per quella asiatica!

Come abbiamo spiegato prima, per ridurre le popolazioni di cimice asiatica è necessario permettere alla vespa samurai di moltiplicarsi: ma come fa a riprodursi? Questa vespa è un parassita delle uova quindi, per riprodursi, depone le sue uova in quelle della vittima, che è appunto la cimice. Così facendo impedisce a quelle che sarebbero le future cimici di nascere.

Nell’arco di due anni si potrebbero cominciare a vedere i primi risultati positivi del processo di ricostruzione dell’equilibrio ecologico… e allora forza vespa samurai, l’agricoltura italiana ti ringrazia!

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