Altro che spinaci per fare il pieno di energie, come “insegnava” il buon Braccio di Ferro!
Sapevate che la frutta a guscio è un potentissimo integratore naturale?
Vien da sé, quindi, che arachidi, pistacchi, noci, nocciole, mandorle e pinoli possono essere considerati come veri e propri integratori cresciuti sulle piante e quindi naturali.
Nel gruppo della frutta a guscio, conosciuta volgarmente anche come “frutta secca”, dovrebbero essere inclusi anche i semi più piccoli, come quelli di zucca, di girasole, di lino… tuttavia, questi, hanno un consumo alimentare leggermente diverso in quanto vengono usati soprattutto per arricchire altre ricette come cereali, insalate, pane, carpacci, e così via. La frutta a guscio, invece, è da considerarsi proprio come un alimento a sé stante: lo spuntino ideale per prendersi una pausa dal lavoro, la merenda perfetta di metà pomeriggio o lo snack adatto prima di intraprendere attività fisica!
Come conservarla
Molti non sanno che, nonostante l’alta conservabilità, anche la frutta a guscio è soggetta a invecchiamento. Ecco perché è consigliabile prediligere soprattutto quella stagionale, evitandone l’acquisto negli altri mesi dell’anno.
La frutta secca non richiede la conservazione in frigorifero; tuttavia, andrebbe riposta in luogo fresco e asciutto.
Tostate ma non salate
Una ricerca ha mostrato che la frutta secca fa bene sia fresca, sia tostata, in quanto entrambe le versioni possono ridurre colesterolo e trigliceridi. Da evitare il più possibile, invece, arachidi o mandorle salate e pralinate.
Meglio con il guscio
II guscio assicura protezione fino a 5 mesi dalla raccolta, quindi preferibile rispetto alla frutta già sgusciata. Quest’ultima meglio acquistarla in confezioni sigillate, in quanto gli acidi grassi insaturi, se esposti a luce, aria o calore irrancidiscono facilmente.