Orogel, azienda italiana leader nel settore dei surgelati fondata a Cesena, tramite la propria “Fondazione onlus Fruttadoro Orogel For” ha deciso di donare 800mila euro per l’emergenza coronavirus.
La parte più considerevole dell’offerta è destinata all’Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena per l’acquisto di macchinari e attrezzature necessari a rendere maggiormente funzionale ed operativo il reparto di terapia intensiva; la restante parte, invece, verrà donata alla Caritas di Cesena per iniziative di sostegno ai più bisognosi.
“Questa azione è coerente con l’impegno quotidiano di Orogel – spiega il presidente dell’azienda, Bruno Piraccini, da sempre vicino ai bisogni e alle necessità del nostro territorio. Siamo consapevoli che da più parti le condizioni di lavoro nelle strutture ospedaliere siano veramente difficili e questa emergenza sta mettendo a dura prova interi reparti ospedalieri. Per questo, abbiamo voluto sostenere l’ospedale della nostra città e le persone che soffrono”.
“In questa situazione di emergenza – aggiunge Piraccini – Orogel è fortemente coinvolta per far fronte alle richieste di alimenti surgelati che proviene dalla grande distribuzione e dai consumatori. Come produttori di alimenti, siamo consci della grande responsabilità che abbiamo per aiutare la collettività, garantendo al consumatore sia la disponibilità di prodotto sia la stabilità dei prezzi”.
In queste settimane, la vendita degli alimenti surgelati sta registrando un’impennata di cui ha beneficiato anche il marchio Orogel.
Molto complessa, invece, è la situazione della ristorazione e del consumo fuori casa dove Orogel è molto presente. Le scuole, le mense e i ristoranti sono chiusi, il turismo è fermo. Si registra, di contro, una flessione considerevole delle vendite in un periodo di solito molto positivo, considerate le imminenti festività pasquali. “Oggi i nostri stabilimenti – spiega il consigliere delegato alla direzione generale, Giancarlo Foschi – sono operativi solamente per l’attività strettamente produttiva. La nostra azienda è da sempre strutturata per garantire la massima igiene e sicurezza. A seguito del decreto abbiamo ulteriormente inasprito le misure per la maggiore salvaguardia dei dipendenti, sono state bloccate tutte le visite di personale esterno e dove possibile, per gli impiegati, si è agevolato il lavoro da casa. Siamo orgogliosi di potere servire il Paese in questo difficile momento emergenziale”.