Anche le cantine e le distillerie italiane sono pronte a dare il loro contributo all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
La proposta arriva dall’Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare e AssoDistil e prevede la possibilità di utilizzare una parte delle giacenze di vino per produrre igienizzanti da destinare alle strutture sanitarie ed a tutta la collettività.
“La volontà del sistema cooperativo è di poter dimostrare tutta la propria solidarietà al settore sanitario e più in generale all’intera collettività”, spiega il presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare, Giorgio Mercuri. “Come risulta dagli ultimi dati in possesso del Ministero delle politiche agricole, nelle cantine dei produttori, da nord a sud dell’Italia, vi sono giacenze di vino da tavola e a denominazione. Un provvedimento di questo tipo può rappresentare un’importante opportunità per i produttori e per il Paese: potremmo immettere sul mercato alcool destinato alla produzione di igienizzanti utilizzando le scorte nazionali di vino”.
I dettagli della proposta, che è stata avanzata in questi giorni alla ministra Teresa Bellanova, sono spiegati da Antonio Emaldi, presidente di AssoDistil: “Si tratta di dare il via libera ad una distillazione temporanea per due mesi, aprile e maggio, di circa 2 milioni di ettolitri, per una produzione di circa 22 milioni di litri di alcol”. L’obiettivo finale, oltre a quello di supportare il sistema sanitario nazionale, sarebbe anche quello di contenere i prezzi dei vari igienizzanti ed evitare qualsiasi forma di speculazione a danno del consumatore finale.
Fonte: Ufficio stampa Alleanza/Ufficio stampa AssoDistil