Il dolce, si sa, è un buon anestetico per le ferite del cuore o almeno un buon placebo. Ho l’abitudine di offrire un dolce a chi è un po’ triste. Questa crostata ha anche qualcosa in più. È senza glutine e come base non ha nulla da invidiare a quelle classiche e una farcitura gustosa arricchita dal succo di arancia dell’orto di casa dei miei genitori.
Ingredienti
(dosi per una teglia da 24 cm di diametro)
per la frolla
300 g di mix per dolci o frolla senza glutine
2 uova
70 g di zucchero di canna
120 g di burro delattosato
1 fialetta di aroma all’arancio
scorza di 1 arancia biologica grattugiata
per la farcia
200 g di formaggio quark
200 g di yogurt magro 0.1%
2-3 cucchiai di zucchero di canna
il succo filtrato di 1 arancia biologica
polvere di cacao o zucchero a velo per decorare
Procedimento
In una ciotola versare la farina, lo zucchero e l’aroma mescolando.
Aggiungere il buro freddo da frigorifero tagliato a pezzetti e lavorare con la punta delle dita fino ad avere una buona sabbiatura.
Aggiungere le uova e impastare fino ad ottenere un impasto sodo e liscio.
Pressarlo leggermente e avvolgerlo in pellicola alimentare e lasciarlo riposare almeno 30 min in frigorifero (io quasi 1 ora).
Nel frattempo in una ciotola miscelare il formaggio quark con lo yogurt e lo zucchero mescolando con una frusta a mano e aggiungere a filo il succo di arancia in modo che si omogenizzi con gli altri liquidi.
Riprendere il panetto di frolla e stenderlo su un foglio di carta forno e ponendo un foglio di pellicola sul mattarello in modo che non si attacchi mentre si procede con la stesa dell’impasto.
Adagiare la frolla nella tortiera e sagomarla, bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e versare la crema, livellandola.
Se avanza dell’impasto decorare con formine o le classiche strisce da crostata.
Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per circa 40-45 min.
Sfornare, lasciare raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero (preferibilmente una notte o almeno una mezza giornata, in dipendenza da quando preparate il dolce).
Spolverare a piacere con zucchero a velo o cacao solubile.
Autore: Monica Martino
Blog: Esperimenti in cucina, una Biologa ai fornelli