L’ospite del mese di ottobre QUI DA NOI è Silvia Andreotti, una food blogger della provincia di Monza e della Brianza.
Da sempre appassionata di cucina, Silvia nella vita svolge la professione di naturopata, pertanto è attenta ad una alimentazione salutare che utilizzi ingredienti integri, integrali, biologici, senza eccessi di zuccheri, preferibilmente a Km0 e nel pieno rispetto della stagionalità.
Il suo blog, Sano con Gusto, nasce su finire del 2012 per condividere le ricette e lo stile alimentare che le hanno permesso di sentirsi più sana, vitale e piena di energia positiva. Si ispira alla dieta mediterranea tradizionale, all’alimentazione eubiotica e alla nutrizione ayurvedica con un occhio di riguardo alle intolleranze alimentari.
Propone una cucina prevalentemente verde, ma non strettamente vegetariana, che vuole essere una gioia per il palato e un toccasana per il corpo e la mente.
Grazie alle sue competenze e al suo blog, Silvia collabora con il portale Viversano.net ideando ricette e scrivendo di naturopatia.
Quella che vi propone oggi Silvia è una ricetta tipica della sua regione, rivisitata alla sua maniera, per portare in tavola tutto il gusto della tradizione… in chiave più salutare!
La torta paesana è un tipico dolce della Brianza e dell’alto milanese, in alcune zone è conosciuta anche come torta di latte, torta di pane o torta nera. E’ un dolce “povero”, di origini contadine che serviva per smaltire il pane raffermo aggiungendo ciò che si aveva in casa. La ricetta spesso varia in base alle consuetudini della famiglia e molti uniscono scorze di cedro o arancia, biscotti, pan d’anice o altro.
Questa torta non può mancare nelle sagre di paese della zona della Brianza, in particolare quelle che si svolgono nel mese di ottobre ed in autunno.
Io ho messo a punto una mia versione personale sulla base della ricetta della nonna. Ho sostituito alcuni ingredienti con altri più salutari: il pane con il pane integrale (ma credo che in origine si usasse proprio quello!) e il latte vaccino con quello di mandorle in modo da renderla adatta anche agli intolleranti al lattosio. Ho inoltre completamente omesso lo zucchero perché secondo il mio palato questa torta è già dolce a sufficienza grazie agli amaretti. Ai palati abituati al dolce, però, consiglio di aggiungere una piccola quantità di zucchero, altrimenti potrebbe risultare non gradita.
Va detto che esiste anche una versione della torta paesana senza uova, ma il risultato è un dolce estremamente umido che potrebbe rischiare di non compattarsi.
Ingredienti
(dosi per una tortiera diam 26/28 cm)
280 g pane casereccio semi-integrale raffermo
1 lt latte di mandorla
140 g amaretti di buona qualità
2 uova bio
50 g cacao amaro in polvere
60 g uvetta
50 g pinoli + alcuni per decorare
50 g zucchero integrale di cocco o canna (facoltativo)
Procedimento
Spezzate grossolanamente il pane e lasciatelo in ammollo per un’intera notte nel latte di mandorla.
La mattina seguente mettete a bagno l’uvetta nell’acqua, mescolate il pane nel latte di ammollo fino ad ottenere una poltiglia completamente liscia senza agglomerati di pane e senza residui di latte (deve essere completamente assorbito dal pane).
Accendete il forno e portatelo a 180°
Con le mani sbriciolate gli amaretti nel pane ammollato, quindi amalgamate e aggiungete il cacao setacciato.
Strizzate l’uvetta dall’acqua di ammollo e unitela all’impasto, aggiungete quindi i pinoli tenendone da parte qualcuno per decorare.
In ultimo unite le uova (insieme allo zucchero se lo gradite).
Mescolate nuovamente per amalgamare perfettamente tutti gli ingredienti, quindi versate l’impasto nello stampo foderato di carta da forno.
Decorate con i pinoli rimanenti, infornate e cuocete per 60 minuti in forno statico a 180°.