Uno dei simboli della cucina italiana, esportato in tutto il mondo nella pasta e sulla pizza, amato da grandi e piccini: stiamo parlando del pomodoro (nome scientifico Solanum Lycopersicum), già documentato in Italia da Pietro Andrea Mattioli nel 1544, che nel suo Medici Senensis Commentarii definì mala aurea (di qui il nome, pomo d’oro). Un vero portento per la salute e per la bellezza personale, sul pomodoro si contano innumerevoli storie, aneddoti e curiosità provenienti da tutto il mondo. Una storia lunga, che passa per le due americhe e sbarca in Europa (non solo in Italia) oltre cinque secoli fa: insomma, il simbolo di italianità per eccellenza ha dovuto faticare e non poco per potersi fregiare di questo titolo. Ecco tre storie e curiosità che (molto probabilmente) ancora non avevi letto sul nostro amato pomodoro:
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Un frutto velenoso
Siamo a Salem, Massachussets, nel 1803, pochi secoli dopo i processi alle streghe. Il pomodoro non godeva esattamente di una buona reputazione: associato a piante spesso citate nei processi alle streghe, come la belladonna e la mandragola, era ritenuto velenoso, e nessuno osava consumarlo. Per lo più era utilizzato come pianta ornamentale. E’ merito di un italiano, il pittore napoletano Michele Felice Cornè, se il pomodoro ha preso piede in nord-america. E’ ormai celebre il suo gesto per dimostrarne la commestibilità. Quale? Molto semplice: decise di mangiarlo, in pubblico. Questo atto di coraggio (per gli americani, in Italia era consumato già da tempo) gli valse una statua, intitolata il “mangiatore di pomodoro”, presente ancora oggi nella città di Salem. Da quel momento in poi, niente paura: gli americani iniziarono a consumare abitualmente pomodori, tanto che anche il Presidente Thomas Jefferson se ne innamorò e iniziò a coltivarlo.
Vuoi scoprire le altre due curiosità? Torna la prossima settimana!