Il 2018 si sta rivelando l’anno dei nuovi orizzonti gastronomici e delle nuove abitudini.
Almeno questo è quanto risulta dalle analisi di mercato degli esperti, tra cui quelli di Whole Foods, società alimentare statunitense che ogni anno riunisce esperti di gastronomia, analisti, sommelier, chef e produttori per uno studio di settore.
Data la loro facilità di utilizzo, le polveri sono sempre più utilizzate in cucina. Ecco quindi che curcuma, polvere di matcha, di radice di marca e di cacao vengono aggiunte come energizzanti in qualsiasi tipo di bevande, mentre frullati e smoothie conoscono i sapori della spirulina, integratore alimentare che si ricava dall’omonima alga.
In arrivo anche i “sostituti” dello zucchero bianco e di canna, alternative sostenibili e dietetiche ai più tradizionali dolcificanti, come lo sciroppo di datteri e il monk fruit, un piccolo melone coltivato in Asia.
Buone notizie anche per gli amanti dei funghi: le varietà reishi e chaga, tradizionalmente usati come integratori alimentari, vengono utilizzati per insaporire non solo brodi e minestre, ma anche caffè, frullati, tè e altri tipi di bevande, potendo contare su un basso contenuto di calorie e una serie di proprietà benefiche per il metabolismo.
Fortunatamente la maggior parte delle nuove tendenze riguardanti il food & beverage, sta avendo un occhio di riguardo verso la salute e la volontà di mangiare e bere sempre meglio. Ecco allora verificarsi un aumento della vendita delle verdure in salamoia e fermentate, che aiutano in modo considerevole la digestione.
Anche i fiori arrivano sulle nostre tavole e al bancone dei cocktail-bar. Aromi e coloranti estratti dalle piante sono infatti acquistabili al supermercato ed utilizzati per insaporire ricette, snack e bevande.
Sempre più frequenti anche le cene homemade in stile persiano, israeliano, etiope, marocchino e libanese, ad esempio, vista la comparsa dei ristoranti che fanno compagnia nelle città ai conosciutissimi “kebabbari”. Grazie all’uso di spezie come il cardamomo, lo za’tar, o preparazioni come l’harissa, stiamo quindi portando sempre di più il Medio Oriente sulla nostra tavola.
Oltre a quella medio orientale, stiamo prendendo spunto anche dalla cucina esotica e in particolare da quella hawaiana e quella filippina. Sempre più in voga, infatti, le poke bowls, ovvero ciotole con riso, sushi e verdure fresche da mangiare come pasto completo. Dalle Filippine invece arrivano i sapori più complessi rispetto alle cucine orientali più diffuse, con una maggiore presenza di sapori aspri e amari.
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