Natale: pesce in menu Vigilia è must per 3 italiani su 4

Gli over 60 premiano ricette regionali o di famiglia. I giovani scelgono piatti gourmet e fusion.

Vongole, cozze, pesci e crostacei in tavola alla Vigilia di Natale ed è subito festa. Un must a cui non rinunciano 3 italiani su 4, che nel cenone del 24 dicembre prevedono almeno una portata a base di prodotti ittici. Da Nord a Sud sarà un tripudio all’insegna dei prodotti ittici di mare e di acqua dolce, pescati o allevati, portati in tavola con ricette regionali o, per gli aspiranti chef, con qualche tocco di cucina gourmet o fusion. È la fotografia scattata da Federcoopesca-Confcooperative che parla di “una offerta abbondante, grazie anche al bel tempo degli ultimi giorni, che porterà tra il 20% e il 30% di prodotto nazionale in più sui banchi dei mercati o in pescheria. Condizioni queste che garantiscono prezzi stabili, o in alcuni casi più bassi, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.

cozza

Per il Cenone premiate vongole e frutti di mare per i primi piatti (105 milioni di euro) e pesce per i secondi piatti (480 milioni di euro). La spesa complessiva, a casa e al ristorante, tra Natale e l’Epifania, sfiorerà un miliardo di euro, con consumi in aumento anche del 10%, grazie anche ad una tredicesima più ricca (+3,9%). E se gli italiani sono concordi sul cosa portare in tavola, diverse le scuole di pensiero in cucina. Tra gli over 60 vincono le ricette regionali o di famiglia. Tra i più giovani spopolano blog e app per cercare la ricetta d’effetto: rombo in crosta di cacao; risotto gamberi e liquirizia; filetti di pesce con mele e uva bianca.

E per acquisti 2.0 c’è l’app “Che pesce sono?”.  Ideata da Federcoopesca, l’applicazione consente di avere a portata di smartphone, una selezione di più di trenta specie individuate tra quelle più diffuse nei mercati italiani e nella grande distribuzione, con indicazioni in merito a stagionalità, denominazione scientifica e commerciale, taglia minima, metodi di pesca, caratteristiche e qualità nutrizionali. Per tutelare i consumatori meno esperti dai rischi relativi alle frodi alimentari come quelle dei “pesci sosia”, più diffuse sotto le feste, l’app attraverso semplici domande rivolte all’utente ricostruisce l’identikit della specie che si vuole acquistare.

Articolo a cura di Alessandra Fabri
Ufficio stampa Confcooperative
Palazzo della Cooperazione
Via Torino, 146 – 00184 Roma