Per la cena della Vigilia, l’alimento sovrano che non può mancare sulle nostre tavole è il pesce, protagonista indiscusso nelle diete e in numerose ricette adatte a tutte le stagioni dell’anno.
Sapevate che anche in questo caso il Galateo non permette errori?
Allora impariamo insieme come servire e mangiare il pesce secondo le regole del bon ton a tavola.
Se il menù prevede sia carne che pesce, quest’ultimo va servito per primo.
Per ogni commensale è opportuno affiancare al piatto le posate da pesce: esiste una tipologia di forchetta e di coltello che si distinguono da quelle comuni grazie a delle piccole tacche presenti sui lati. La forchetta ha quattro denti che non sono tutti della stessa lunghezza, inoltre è più corta, più larga e più incavata rispetto a quella normale. Il coltello è meno affilato di quello normale, ha una struttura a paletta e la lama è larga e appuntita.
Secondo il Galateo, il pesce va servito intero e successivamente sfilettato e pulito dalla padrona di casa o dai camerieri, se si è al ristorante.
Attenzione! I pesci di grandi dimensioni vanno serviti in piatti da portata ovali, così da contenere anche la coda.
Come mangiarlo.
Come prima cosa si inizia con il togliere la testa e la coda, spostandoli su un lato del piatto. Successivamente, se non si gradisce, si toglie la pelle aiutandosi con il coltello da pesce e si effettua un taglio al centro per aprire il pesce stesso. Per concludere, si estrae la lisca mettendola a lato, vicino alla testa e alla coda.
Una volta pulito, il pesce va mangiato con le apposite posate. Ancor meglio se si usa solo la forchetta, considerando che è una pietanza molto tenera!
Non resta che augurarvi “bon appetit”