All’interno del IX libro dell’Odissea, Omero narra che Ulisse e i suoi uomini, dopo una tempesta, approdarono sull’isola dei Lotofagi, nel nord dell’Africa. Gli abitanti li accolsero offrendo loro il dolce frutto del loto, un alimento magico, in grado di far perdere la memoria a chiunque lo assaggiasse. Ulisse, onde evitare che i guerrieri greci iniziassero a perdere il sentimento di nostalgia nei confronti di mogli, figli e patria, fu costretto a caricarli a forza sulla nave per portarli altrove.
È probabile che il loto di cui parla Omero fosse proprio lo “Zizyphus Lotus”, il giuggiolo selvatico, quel dolce frutto dal quale si poteva ricavare la bevanda “fatata”, ma in realtà solo alcolica, che scatenò l’incantesimo negli uomini.
Nessuna magia quindi, gli uomini di Ulisse probabilmente erano solo un po’ brilli!