Giuggiole. Non tutti conoscono bene questi frutti eppure è ben noto il detto Andare in brodo di giuggiole, che significa uscire fuori di sé dalla contentezza, ovviamente riferito alla bontà delle giuggiole! Il dizionario Treccani spiega che questo famoso modo di dire, in passato, aveva una forma leggermente diversa, ovvero Andare in brodo (o broda) di succiole, dove per “succiole” ci si riferiva a “castagne lessate con la buccia”. Questa espressione risalirebbe al lontano 1600 e avrebbe origini toscane.
Ma che cos’è la giuggiola? Il giuggiolo è una pianta che può raggiungere un’altezza che varia dai 5 ai 12 metri. La chioma di questo albero ha un aspetto molto contorto, con rami spinosi che si snodano in modo articolato e che producono foglie verde brillante, piccoli fiori bianchi e frutti della grandezza di un’oliva, con buccia di colore bruno-rossastro e polpa giallastra: le giuggiole per l’appunto.
E che sapore ha la giuggiola? Quando non è ancora completamente matura ricorda vagamente la mela, ma con il procedere del processo di maturazione assume un sapore via via più dolciastro, simile a quello del dattero.
Il consumo di questo alimento può avvenire sia quando questo è fresco, cioè appena colto dall’albero, sia quando assume un aspetto più raggrinzito, poco tempo dopo la raccolta.
Alcune curiosità sulle giuggiole…
Pare che gli antichi Romani attribuissero alla pianta significati profondi legati al valore del silenzio; per questo usavano adornare con il giuggiolo i templi dedicati alla Dea Prudenza. Durante il periodo Rinascimentale, invece, la salsa a base di giuggiole veniva servita come vera prelibatezza, in accompagnamento a dolci secchi, tipo biscotti.
Inoltre, secondo altre usanze di origini emiliane, il giuggiolo aveva anche il potere di portare fortuna e quindi in passato era tradizione coltivare l’albero in prossimità della propria abitazione.
Insomma, un frutto da provare sia per la sua storia sia per il suo gusto!
Il famoso detto ha dato il nome anche a un digestivo dal gusto dolce e dal colore rosso, tipico di Arquà Petrarca (PD), dove la diffusione dell’albero delle giuggiole è ancora molto comune, tant’è che da più di 30 anni, le prime due domeniche di ottobre, si celebra la “Festa delle giuggiole”.