Ho realizzato questa ricetta in collaborazione con NDUJA E SALUMI DI GABRIELLA BELLANTONE, un’azienda con sede a Spilinga (VV) che aderisce a Confcooperative.
La ‘nduja di Spilinga è un celebre insaccato prodotto nell’omonima cittadina calabrese. Si tratta di carne di maiale macinata assieme a peperoncino essiccato (30% del peso del prodotto).
L’azienda NDUJA E SALUMI DI GABRIELLA BELLANTONE, avvalendosi di locali e strumenti moderni, tra gli altri prodotti, realizza l’originale ‘nduja di Spilinga partendo da materie prime di altissima qualità e rispettando rigidi standard produttivi.
Il peperoncino utilizzato nella preparazione è coltivato in loco o acquistato da aziende vicine. Si tratta del tipico peperoncino calabrese a bacca lunga che è raccolto a partire dalla metà di agosto, poi fatto essiccare al sole, in maniera naturale. Solo i peperoncini migliori sono poi selezionati a mano, lavati, triturati e stoccati in celle.
La carne di macinata è unita al peperoncino triturato, salata, insaccata nell’intestino di maiale, poi affumicata e stagionata per due mesi.
Il prodotto, morbido e dalla consistenza burrosa, sprigiona un intenso profumo di affumicatura, è saporito e piacevolmente piccante. Riscaldato e spalmato sul pane è irresistibile. L’ho trovato delizioso anche in contrasto con la dolcezza della frutta, in un connubio di opposti che si completano perfettamente.
Il gazpacho è una deliziosa e rinfrescante zuppa fredda a base di pomodoro e altri ortaggi crudi cui è aggiunto pane raffermo ammollato per legare e rendere più cremosa la preparazione. Il gazpacho è tipico della cucina spagnola e particolarmente diffuso in Andalusia.
Si tratta di un piatto davvero piacevole, dal sapore penetrante, perfetto per essere preparato e consumato in estate, quando si bramano piatti semplici e veloci da realizzare che non necessitino di cottura.
Questa ricetta prende le mosse dal gazpacho tradizionale che diventa una zuppa a base di melone. Fresco, profumatissimo, dolce, il frutto si sposa con la delicata acidità del pomodoro e con la straordinaria aromaticità della menta.
La cipolla e l’aglio completano e bilanciano i sapori conferendo un indiscutibile carattere di “piatto salato”.
Olio extravergine dal sapore intenso, cristallino sale che esalta, pepe che ammicca, incrementano la forza della zuppa che, con la sua impattante freschezza, tiene testa al delizioso, profumato, saporitissimo fuoco che le polpettine di ‘nduja introducono nella preparazione.
Ingredienti
(dosi per due persone)
200 gr di polpa di melone maturo (io ho utilizzato un melone mantovano IGP dolcissimo)
1 pomodoro cuore di bue maturo di circa 200 gr
40 grammi di ‘nduja di Spilinga NDUJA E SALUMI DI GABRIELLA BELLANTONE
8 foglioline di menta fresca
1/4 di cipolla rossa di Tropea
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva dal sapore intenso + un po’ per rifinire il gazpacho
1 pizzico di aglio in polvere
Alcune gocce di salsa worchestershire (per una ricetta adatta agli intolleranti al glutine, sostituire la salsa worchestershire con aceto di vino rosso)
Pangrattato grossolano, preferibilmente fatto in casa q.b. (per una ricetta adatta agli intolleranti, sostituire il pangrattato con un prodotto equivalente privo di glutine)
Sale q.b.
Pepe nero macinato al momento q.b.
Procedimento
Taglio a pezzi la polpa del melone privata della buccia e la sistemo nel bicchiere del frullatore.
Elimino i semi interni del pomodoro, lo taglio a pezzi e lo unisco al melone. Aggiungo la cipolla spellata e ridotta a fette, l’aglio in polvere, un cucchiaio di olio extravergine, le foglioline di menta strappate grossolanamente con le dita, alcune gocce di salsa worchestershire e condisco con sale e pepe.
Frullo il tutto fino ad ottenere una crema omogenea e piuttosto liquida.
Trasferisco la zuppa in una ciotola, copro e ripongo in frigorifero per un’ora: in questo modo i sapori si intensificano e la zuppa si raffredda.
Nel frattempo privo la ‘nduja del budello, che scarto, e formo 4 polpettine. Faccio rotolare le polpettine nel pangrattato rivestendole bene e metto da parte.
Estraggo il gazpacho di melone dal frigorifero e lo verso nuovamente nel bicchiere del frullatore. Assaggio per regolare di sale e pepe se necessario. Unisco alcuni cubetti di ghiaccio e frullo per pochi istanti (il ghiaccio deve rompersi ma non deve essere tritato finemente).
Verso il gazpacho in due bicchieri precedentemente raffreddati in freezer e completo con un filo d’olio e una macinata di pepe.
Servo immediatamente accompagnando con le polpettine di ‘nduja infilzate con uno stuzzicadenti.
Autore: Paola “Slelly” Uberti
Blog: Slelly – The Dark Side of Kitchen