Conosciamo insieme Augusto Comes, presidente regionale di Federcoopesca Liguria, che ha accettato di chiacchierare un po’ con noi. L’argomento? Ovviamente il cibo!
Per iniziare, cos’è che proprio non può mancare sulla sua tavola?
“Nell’alimentazione cerco sempre di variare con alimenti sani come la frutta, la verdura, il pesce, senza trascurare la carne e un po’ di pasta come vuole la nostra tradizione mediterranea.”
Il piatto preferito? Ne ha uno in particolare?
“Ci sono dei piatti che mi piacciono particolarmente, tra questi le ricche insalate miste, il condiglione che è una tipica ricetta ligure, il tonno, le insalatine con i pomodorini, capperi e origano, gli spaghetti con il pesce, le alici, e poi ancora i gamberi e le zucchine.”
Ottimi piatti! Con questa lista ci ha fatto venire davvero un bell’appetito! Sono alimenti che cucina personalmente?
“Sì mi riservo di cucinare questi piatti quando ho voglia e abbastanza tempo a disposizione.”
Cena tra amici. Cosa cucinerebbe per l’occasione?
“Cucinerei delle linguine alla granseola e gamberetti. Prendi le teste dei gamberi, tagli a pezzi la granseola e fai cuocere con olio e aglio. A parte fai scottare zucchine o carciofi. In una pentola fai cuocere delle linguine. Quando le teste di gamberi e le verdure sono pronte unisci il tutto, scoli la pasta e aggiungi anche quella al pesce e alle verdure. Un po’ di capperi, salti in padella un minuto e per finire un po’ di peperoncino!”
E da bere? Cosa accompagnerebbe al piatto?
“Vermentino, mi piace molto!”
La competizione nel settore alimentare è alta. Secondo lei il made in Italy come dovrebbe muoversi sul mercato?
“L’Italia e le Cooperative di Qui da Noi offrono dei prodotti di nicchia, sia nel settore ittico sia nell’agricoltura. E’ fondamentale aumentare i ricavi. Uno degli strumenti per farlo consiste nel riuscire a valorizzare al meglio i nostri prodotti, altrimenti verremo appiattiti dal processo di globalizzazione.”
Grazie per aver risposto alle nostre domande. Che messaggio lancerebbe per chiudere l’intervista?
“Sicuramente concluderei con: difendiamo il made in Italy alimentare e la nostra invidiata dieta mediterranea!”