La pizza è uno tra i piatti più famosi e amati sul territorio nazionale, ed è forse anche il più conosciuto e replicato all’estero.
Tante le tipologie di pizza esistenti, con ingredienti ricchi e diversificati, per accontentare ogni palato, per un gusto ogni volta unico e delizioso.
Ma quando è nata la Pizza?
Agli inizi del 1700, nella città di Napoli. Ad attestarlo Vincenzo Corrado, cuoco del Principe Emanuele di Francavilla, che in un trattato descrive l’utilizzo del “pomodoro impiegato per condire un disco di pasta”. La pizza più popolare? Senza dubbio la “Margherita”, offerta alla Regina d’Italia in visita a Napoli nel 1889, proprio per il colore dei suoi condimenti (pomodoro, mozzarella e basilico) che ricordano la bandiera dell’Italia.
Un alimento simbolo della cultura gastronomica italiana, tanto che la Pizza Napoletana è stata anche riconosciuta dalla Comunità Europea come STG, ovvero “Specialità Tradizionale Garantita”.
Per fregiarsi di questo titolo, una pizza deve avere caratteristiche ben precise:
– utilizzo di farina di grano tenero, lievito di birra, acqua naturale potabile, pomodori pelati e/o pomodorini freschi, sale marino o sale da cucina, olio d’oliva extravergine, origano e basilico fresco, Mozzarella di Bufala Campana DOP o Mozzarella STG;
– cottura esclusivamente in forno a legna;
– consistenza morbida ed elastica, e forma con un diametro non superiore ai 35 cm, bordo rialzato di 1-2 cm e parte centrale spessa mezzo centimetro;
Una preparazione complessa, che deve rispettare standard precisi. Per questo in Italia sono nate scuole che insegnano appositamente l’arte del “fare la pizza”. Tra le più valide e rappresentative c’è l’Università della Pizza, una scuola fondata nel 2006, che propone corsi differenziati in 3 livelli (Base, Avanzato e Gourmet), per formare adeguatamente chi voglia fare del pizzaiolo la professione su cui fondare il proprio business, per farsi baluardo della buona cucina italiana su territorio nazionale e all’estero.