Tisane, infusi, decotti… quanti modi per impiegare le erbe a scopi curativi e nutritivi, per risanare e rinvigorire il corpo e lo spirito!
L’arte dell’erboristeria si tramanda da secoli anche grazie alle testimonianze che ci hanno lasciato i monaci Benedettini. Testimonianze che risalgono al lontano Medioevo, quando i monaci si dedicavano con pazienza e costanza alla coltivazione delle piante e allo studio delle loro proprietà. Le stanze dei monasteri non erano solo luoghi di preghiera, ma alcuni ambienti erano riservati all’essiccatura, alla bollitura e al trattamento di svariate tipologie di piante ed erbe officinali, destinate alle infermerie del monastero, luoghi di ospitalità per gli ammalati: gli “hospitali”, da cui derivano i nostri moderni “ospedali”.
Ed è proprio grazie agli antichi saperi dei monaci che l’arte dell’erboristeria è pervenuta fino a noi. Proponiamo quindi una breve guida su cosa, quando e dove raccogliere le principali piante officinali che la natura può offrirci.
COSA RACCOGLIERE
Innanzitutto è importante saper riconoscere le piante medicinali, quindi è importante fare affidamento a una persona esperta o a un manuale dedicato all’argomento. Nel caso in cui non si abbia la sicurezza riguardo la pianta che si sta raccogliendo, è preferibile recarsi direttamente in erboristeria. Inoltre è fondamentale rispettare l’ambiente non estirpando specie protette.
Ogni pianta ha una parte che contiene maggiori principi attivi, che si trovano in quantità superiore in periodi vegetativi specifici, dunque è preferibile effettuare la raccolta in corrispondenza di questi periodi che vanno rispettati per trarre i maggiori benefici possibili dall’uso della pianta.
Ecco cosa è possibile raccogliere:
– i fiori (durante il periodo della fioritura)
– le gemme (quando sono ancora chiuse);
– le foglie (prima della fioritura);
– gli steli (nello stesso periodo delle foglie);
– i bulbi (quando i fiori iniziano ad appassire);
– le radici (quando la pianta è a riposo vegetativo, solitamente in autunno);
– i tuberi (con la fioritura);
– i frutti (in piena maturazione);
– i semi (quando la pianta comincia a seccare).
DOVE RACCOGLIERE
E’ consigliabile raccogliere in ambienti il più possibile lontani da zone in cui vi sia affluenza di auto o stabilimenti industriali. Allo stesso modo bisogna evitare i centri abitati e le zone erbose vicino a corsi d’acqua in cui si abbeverano capi di bestiame o dove ci sia la possibilità di acque inquinate.
QUANDO RACCOGLIERE
E’ meglio raccogliere le piante in giornate dal tempo bello e secco, evitando giornate di pioggia, perché le foglie bagnate possono deteriorarsi.
Ecco un calendario per la raccolta delle principali erbe officinali.
Gennaio: Bergamotto;
Febbraio: Carrubo, Cipresso, Favagello, Lichene islandico;
Marzo: Asparago, Cappero, Erica carnicina, Felce florida, Genziana, Margheritina, Serenella, Viola mammola;
Aprile: Agrifoglio, Biancospino, Calendula, Carciofo, Fico d’India, Ortica, Tamerici, Tarassaco, Tiglio, Valeriana, Viola del pensiero;
Maggio: Acetosa, Acetosella, Aglio orsino, Bocca di lupo, Camomilla, Cinquefoglio, Edera terrestre, Fico, Finocchio marino, Fiordaliso, Prezzemolo, Rosa canina, Sambuco, Sedano montano, Serenella, Trifoglio fibrino.
Giugno: Amarena, Avena, Bocca di leone, Borragine, Cardo benedetto, Dragoncello, Eucalipto, Fragola, Lampone, Malva, Margherita, Millefoglio, Mirtillo, Mirto, Ortica bianca, Parietaria, Rosmarino, Salvia, Serpillo, Timo.
Luglio: Alloro, Artemisia, Bardana, Basilico, Carota, Cetriolo, Cicoria, Dittamo, Edera, Elicriso, Fieno greco, Frassino, Genzianella, Granoturco, Lavanda, Melissa, Menta piperita, Origano, Pastinaca, Ribes nero, Ribes rosso, Salvia, Senape bianca, Tiglio, Verbena.
Agosto: Aglio, Anice verde, Brugo, Carrubo, Cipolla, Coriandolo, Fagiolo, Finocchio, Girasole, Lampone, Luppolo, Maggiorana, Mirtillo, Peperoncino, Piantaggine, Prezzemolo, Sedano, Uva ursina, Verga d’oro, Vite.
Settembre: Aneto, Calendula, Cappero, Cardo dei lanaioli, Cicoria, Cinquefoglio, Dittamo, Giglio bianco, Ginepro rosso, Ortica, Pungitopo, Tamerici, Tarassaco, Valeriana, Zucca
Ottobre: Acetosa, Asparago, Bardana, Genziana, Ginepro, Limone, Liquirizia, Malva silvestre, Rabarbaro alpino, Sedano montano, Valeriana rossa, Zafferano.
Novembre: Agrifoglio, Alloro, Finocchio, Nespolo, Olmo.
Dicembre: Arancio amaro, arancio dolce.