La pasta al nero di seppia deve le sue origini a Sicilia e Veneto. Nasce come piatto umile, da scarti (vescichetta inchiostro), per diventare in seguito, un piatto prelibato e raffinato. Il colore della pasta può essere più o meno intenso a seconda di quanto “inchiostro” si utilizza (vescichetta). In questa preparazione ho aggiunto una nota cremosa e profumata: il pesto.
Ingredienti
(dosi per 4 persone)
Per la pasta:
200 gr farina 00
150 gr semola di grano duro rimacinata
180 ml circa di acqua
inchiostro di due vescichette
Per il condimento:
180-200 gr di pesto
500 gr di seppie
300 gr di gamberi rosa
Olio evo
Procedimento
Pulire i pesci: lavare le seppie, tagliare la sacca a metà, privarla di interiora (facendo attenzione a non rompere la vescichetta), osso, occhi, becco. Sciogliere l’inchiostro con un goccio d’acqua, tagliare le seppie a listarelle e poi a cubetti, pulire i gamberi.
Preparare la pasta: versare le farine nella planetaria, unire l’inchiostro ed aggiungere acqua poco per volta (180 ml circa). Quando gli ingredienti sono amalgamati, lavorare la pasta sulla spianatoia, spolverando con semola. Lasciare riposare la pasta coperta per almeno 10 minuti.
Stendere la pasta sottile con la sfogliatrice o mattarello e tagliare la pasta a tagliolini, oppure del formato preferito. Lasciare asciugare la pasta spolverata con semola (Vedi collage foto 1).
Preparare il condimento: in un tegame versare un filo d’olio, unire i cubetti di seppia e lasciare cuocere, mescolando, per qualche minuto, fino a che risultano leggermente dorati. A parte scottare i gamberi in acqua bollente, non salata, per 4-5 minuti. Scolare e versare nel tegame (a fuoco spento), mescolare per farli insaporire.
Lessare la pasta in abbondante acqua salata, a cui si aggiunge un cucchiaio d’olio. Sciogliere il pesto con un goccio d’acqua (Vedi foto collage 2).
Condire la pasta e per ultimo aggiungere i pesci, mescolare il tutto e preparare i piatti… a tavola!
Autore: Fernanda Demuru
Blog: il leccapentole e le sue padelle