Curiosando nella cooperazione: intervista al Presidente nazionale Fedagri, Giorgio MERCURI

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“La frutta non manca mai sulla mia tavola. E vi consiglio gli asparagi alla brace”
Siamo curiosi, non c’è niente da fare! E ci piace scoprire come se la cavano a tavola i nostri Presidenti di Cooperative. Già, perché a forza di parlare di prodotti buonissimi e a forza di leggere ricette sfiziose, ci è venuta un’altra acquolina in bocca: che cosa cucinano i cooperatori? Cosa non manca sulla loro tavola? Quanto sono golosi? E di che cosa?

Non potevamo dunque che iniziare da un ospite d’eccezione, dal Presidente Nazionale Fedagri – Cooperative agricole: Giorgio Mercuri, 50 anni, foggiano, sposato con due figlie, imprenditore agricolo, è presidente, dalla sua costituzione nel 1982, della cooperativa Giardinetto, una delle più importanti e dinamiche cooperative pugliesi, che associa 150 produttori ortofrutticoli nel foggiano.

frutta_mercuri2“Non può mancare la frutta sulla mia tavola, sono goloso di pesche e di tutta la frutta in generale, se arriva sulla mia tavola…finisce!”, lo racconta sorridente il Presidente di Fedagri – Confcooperative, la principale organizzazione di rappresentanza delle cooperative agroalimentari italiane, che conta oltre 3.500 cooperative aderenti che associano 440.000 produttori e che generano un fatturato complessivo di 26,6 miliardi di euro.

Ma non ci accontentiamo di sapere che la frutta in casa Mercuri non basta mai, qual è il suo piatto preferito, Presidente?
“Gli asparagi alla brace. Un piatto ‘inventato’ da me perché ho la passione per tutto quello che si può fare sulla brace”.

asparagi-alla-grigliaE come li prepara?
“Bisogna prendere quelli più grandi. Vanno lavati, messi sulla griglia e aspettare che abbiano preso il colore imbrunito. Ci vuole pazienza, almeno 10 minuti di brace. Poi si mettono su una teglia, conditi con Olio extra vergine, sale e per i più ghiotti, aceto balsamico”.

E oltre che con i piatti alla brace, in cucina, come se la cava?
“Devo dire la verità. Non cucino molto, anche se so cucinare. Mia moglie è bravissima in cucina! Prima di sposarmi mi divertivo con i primi piatti, con i sughi, in particolare con le verdure. Un piccolo segreto, la pasta preferivo sempre saltarla in padella, credo che abbia tutto un altro sapore così, si amalgama meglio con i sughi”.

E dalla cucina, passiamo al suo lavoro.
Da dove nasce la passione per quello che fa?
“Il lavoro più bello che si possa fare nella vita è l’agricoltore. Per un semplice motivo: qualsiasi cosa si produce, va gestita dalla nascita. Poter seminare, veder nascere le proprie piante, curarle e poi avere il risultato finale è il massimo della propria attività lavorativa. Siamo chiamati a soddisfare il bisogno di ‘cibo’ della gente, la sfida è quella di rivolgersi a persone che hanno esigenze molto diverse, ma questo senza mai dimenticare e tralasciare la qualità e la tradizione dei prodotti. Tutto questo lo si può fare solo se si ha la passione per il proprio lavoro e se si ha rispetto per chi questo prodotto lo deve consumare. L’agricoltura ha nel suo DNA di non dimenticare mai il passato e di guardare, insieme, al futuro”.

purple-onion_426-19314967E con questa passione per il suo lavoro, come non chiederle della sua cooperativa?
“E’ nata 33 anni fa. Per oltre 30 anni ci siamo occupati solo di ortaggi per il consumo ‘fresco’. Poi abbiamo deciso di allargare l’orizzonte cercando di adeguare i prodotti che facevamo a un diverso consumo.” Ecco perché parlava dell’innovazione. “Si, oggi siamo gli unici a produrre in Italia e in Europa verdure precotte disidratate che permettono a noi di arrivare più lontano di prima – in tutto il mondo – adeguandoci a consumatori che vogliono la qualità, ma non hanno tempo di dedicare troppo tempo alla cucina. I prodotti mantengono le caratteristiche, sono naturali. In altre parole,permettono ai consumatori di tutto il mondo di poter mangiare italiano pur non sapendo cucinare italiano!”

Veniamo alla cooperazione, perché è importante?
“Perché significa raggiungere risultati che da soli non sarebbe possibile raggiungere. Si può passare dalla sola fase di produzione alla fase di gestione della filiera e questo lo può fare solo ed esclusivamente questo modello di cooperazione. Perché cura non solo la fase primaria ma anche la fase secondaria, così da poter dare il giusto valore aggiunto alla produzione. Essere in cooperativa è come essere in famiglia, non si è concorrenti, si corre tutti per lo stesso risultato.”

orecchietteDopo queste riflessioni così importanti sulla cooperazione, torniamo per un momento in cucina.
Cosa ne dice di invitarci simbolicamente a un pranzo da lei? Ci prepara un bel menù?
“Molto volentieri! Partirei con un aperitivo con i migliori formaggi dop e una immancabile mozzarella della nostra Campania. Come primo delle buone orecchiette con cime di rape e un risotto allo zafferano. Il secondo….bé, la carne di chianina fatta alla brace con contorno di insalate miste. Il dolce? La torta della nonna perché rappresenta il dolce che c’è in ogni parte d’Italia. Ovviamente per finire…la frutta che come sapete non manca mai sulla mia tavola. Il tutto lo accompagniamo con vini trentini, del Piemonte, della Toscana, della Romagna, dell’Abruzzo, della Puglia, della Calabria, della Sicilia e, se poi ci riusciamo, perché no, ancora un bel prosecco Veneto. Un viaggio in Italia così….indimenticabile!”

Presidente, ci ha fatto venire l’acquolina in bocca e non ci resta che correre in cucina a preparare qualche cosa di quello che Lei ha raccontato. A proposito, però, e i prodotti? Perché dobbiamo scegliere quelli dei punti Qui da Noi?
“Semplice, perché in questi punti vendita non si devono leggere le etichette, si ha la certezza della produzione. Lo abbiamo detto da tempo, dove trovo l’Italia più buona? quella di qualità? QUI DA NOI.”
Semplice, chiaro e senza dubbio appassionato di quello che fa e produce: grazie Presidente!

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