Proprio ieri ho consultato una guida al pesce “povero” che ne evidenzia peculiarità nutritive e stagionalità. Mi sono soffermata a ragionare sul perché sia definito in questo modo. Perché la richiesta è poca? Perché abbonda nel mediterraneo? Perché per questioni culturali non ha diritto di entrare nell’Olimpo in cui risiedono astici, aragoste, gamberoni, branzini?
Cosa mai ci avranno fatto di male sardine, alici, sgombri, totani, calamari, sugarelli? A mio avviso ci hanno fatto e ci fanno ogni giorno del bene.
Deliri ittici a parte, ho imparato a rispettare la stagionalità e la territorialità anche per ciò che concerne il pesce e ad apprezzare varietà che sono di classe B solo sulla carta.
Gusto, principi nutritivi e resa in cucina non hanno nulla da invidiare a pesci e crostacei blasonati che, per onestà intellettuale devo dire, mangio e apprezzo, pur senza abusarne.
Dal buio della terra e dalla trasparenza del mare nasce questo piatto semplicissimo ma ricco di sapore e di contrasti. La morbida dolcezza delle patate e il gusto intenso delle sardine marinate sono intensificati dalla fiamma della griglia che aggiunge il suo inconfondibile tocco.
A dispetto delle nuvole che sembrano aver trovato comodo alloggio nei nostri cieli, che estate sia!
Ingredienti
(dosi per 2 persone)
26 sardine freschissime
2 patate medie
Un pugno abbondante di foglie di prezzemolo
Un rametto di rosmarino
Il succo di mezzo limone
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero macinato al momento q.b.
Procedimento
In una ciotola verso alcuni cucchiai d’olio e unisco una presa di sale e una macinata di pepe. Aggiungo il prezzemolo e il rosmarino finemente tritati e mescolo (marinata).
Eviscero le sardine, scarto testa, coda e lisca, aprendole a libro. Le dispongo su un piatto e le spennello con la marinata. Lascio riposare in frigorifero per circa un’ora.
Taglio le patate a fette spesse non più di mezzo centimetro nel senso della lunghezza. Ungo le fette con un po’ di olio da entrambi i lati e le sistemo su una placca di metallo per barbecue. Cuocio a fiamma diretta e vivace per circa 5 minuti per lato. Metto da parte e tengo in caldo.
Sulla stessa placca e con lo stesso metodo cuocio le sardine marinate appoggiandole prima dalla parte della pelle e rivoltandole con molta delicatezza a metà cottura, utilizzando una spatola. Saranno necessari circa 6/8 minuti in tutto. Dispongo le patate nei piatti individuali e le condisco con un po’ di sale e una macinata di pepe.
Aggiungo le sardine caldissime e servo.
Autore: Paola “Slelly” Uberti
Blog: Slelly – The Dark Side of Kitchen