ll kumquat, chiamato talvolta mandarino cinese o fortunella, produce frutti arancioni (talvolta giallo paglierino o verdastro) ed oblunghi, simili in tutto e per tutto agli agrumi.
La buccia dei suoi frutti profuma d’agrume ed esternamente assomiglia a quella dell’arancia dolce, ma ha la caratteristica di essere fusa con la polpa, in modo da poter essere consumata insieme al frutto. Il kumquat è succoso, dolce e fortemente aromatico per via dei numerosi oli essenziali che possiede. Come gran parte degli agrumi, questo frutto proviene dal Sudest asiatico, tra il sud della Cina e le isole indonesiane.
Possiede numerose proprietà: antimicrobico e antibatterico, antinfiammatorio, antitumorale, antiossidante grazie alla forte presenza di vitamina C e ai numerosi fenoli bioattivi, ed è anche eccellente contro gli agenti patogeni che attaccano la pelle. Contiene acido pantotenico, riboflavina e acido folico. È una buona fonte di oligoelementi, soprattutto di ferro, manganese e calcio.
La composta di kumquat bio che ho utilizzato per questa ricetta è prodotta dall’Azienda Agricola biologica Masseria Bosco delle Rose di Lavello (Potenza). L’impasto invece l’ho preparato con la farina di semola di grano duro bio varietà “Senatore Cappelli” prodotta dalla Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo e con l’olio extravergine d’oliva bio San Martino prodotto dall’Azienda Agricola Masseriola.
Il grano duro varietà “Senatore Cappelli” è un’antica varietà di grano duro coltivata principalmente nel Sud Italia. Possiede eccellenti qualità nutrizionali e un alto valore proteico; in Puglia tali caratteristiche gli hanno valso l’appellativo di “carne dei poveri”!
L’Azienda Agricola Masseriola, che sorge nella parte meridionale del Subappennino Dauno, in agro di Ascoli Satriano, ad un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare, da ormai 50 anni dedica 30 ettari alla coltivazione dell’olivo di varietà Coratina e Moraiolo.
Le olive migliori vengono raccolte per brucatura, ossia direttamente dalla pianta, e sottoposte a molitura entro 24-36 ore con un sistema di frangitura mediante macine di pietra. L’olio “Masseriola” è oggi riconosciuto a livello internazionale fra i migliori oli a certificazione biologica e D.O.P.! L’alta qualità di quest’olio si esprime attraverso il colore dal verde al giallo. Il suo sapore fruttato, l’odore di fruttato medio con sentori di frutta fresca e note ben equilibrate di amaro e piccante, il bassissimo grado di acidità lo rendono ideale per qualsiasi tipo di ricetta, ma specialmente per questa donandole un gusto particolare.
Ingredienti
(dosi per 4 persone)
Per la pasta:
200 g di semola di grano duro bio Palazzo Piccolo
2 uova
4 cucchiai di olio extravergine “San Martino” (Azienda Agricola Masseriola)
sale q.b.
Per il ripieno:
200 g di formaggio cremoso spalmabile
50 gr di composta di kumquat bio Masseria Bosco delle Rose
30 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
Una decina di rametti di prezzemolo
1 pizzichino di sale e pepe q.b.
Per friggere:
olio extravergine “San Martino” (Azienda Agricola Masseriola) q.b.
Procedimento
Versate la farina in una ciotola o sulla spianatoia facendo la classica fontana e inserite al centro le uova leggermente sbattute, l’olioe il sale.
Partendo dal centro, inglobate lentamente tutta la farina, poi impastate fino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Mettetelo a riposare, coperto, per un’ora.
Nel frattempo preparate il ripieno.
Mettete il formaggio in una ciotola e lavoratelo un pochino con una forchetta.
Frullate la composta di kumquat e aggiungetela al formaggio.
Unite il prezzemolo tritato, il Parmigiano Reggiano, il sale e il pepe.
Amalgamate bene il tutto.
Riprendete la pasta e tirate una sfoglia sottile, poi con un coppapasta rotondo di circa 6/7 cm di diametro ricavate tanti dischetti (se non possedete un coppapasta potete utilizzare un bicchiere o il coperchio di un vasetto).
Mettete al centro di ognuno un cucchiaino d’impasto, poi ripiegate su se stessi i dischetti, comprimete bene i bordi e segnateli con i rebbi di una forchetta.
Se la pasta dei dischetti dovesse asciugarsi troppo, inumidite leggermente i bordi con un pochino d’acqua.
Lasciate riposare le mezzelune per una mezz’ora.
Mettete a scaldare abbondante olio e quando avrà raggiunto la temperatura friggete le mezzelune, poche alla volta.
Scolate e mettetele su della carta da cucina a scolare l’olio in eccesso.
Servite subito.
Se vi fosse avanzato del ripieno potete servirlo come accompagnamento o utilizzarlo per dei crostini o farcire dei pomodorini.
Autore: Maria Antonietta Grassi
Blog: Il Pomodoro Rosso di MAntGRA
Contatta subito le aziende per acquistare i loro prodotti!
Cooperativa Agricola Palazzo Piccolo
E-mail: info@palazzopiccolo.it
Masseriola Az. Agr. Biologica
E-mail: info@masseriola.com
Masseria Bosco delle Rose
E-mail: liliana@boscodellerose.it
Si ringraziano le cooperative e le aziende per la fornitura degli ingredienti per la realizzazione della ricetta.