In Austria all’albicocca si dà il nome di marille. Questo dolce frutto è una delle specialità della bella e soleggiata regione della Wachau in Niederoesterreich, Bassa Austria.
Si estende poco più a nord di Vienna, lungo il Danubio, ed è conosciuta per lo più per i vini, le albicocche, le abbazie e i suoi bei paesaggi collinari. L’area è punteggiata da circa centomila albicocchi, che quando fioriscono in primavera danno vita a uno spettacolo semplicemente mozzafiato!
Esiste una variante con le prugne nel ripieno per questi gnocchi dolci, i Zwetschgenknödel, che si accompagnano al gelato, crema alla vaniglia o semplicemente si cospargono di zucchero.
Ingredienti
(dosi per 4 persone)
1 kg di patate farinose per gnocchi
80 gr di burro
50 gr di semolino
1 uovo intero
2 tuorli
250 gr di farina
24 mezze albicocche sciroppate
100 gr di marmellata di albicocche
150 gr di pane grattugiato
180 gr di burro
cannella in polvere q.b.
Procedimento
Lessate le patate con la buccia, sbucciatele e, ancora calde, passatele allo schiacciapatate.
Lasciatele raffreddare un poco e aggiungete 80 gr di burro ammorbidito, il semolino, un pizzico di sale, l’uovo intero e i due tuorli.
Setacciate la farina su questi ingredienti e lavorate il tutto fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea.
Lasciate riposare per 10 minuti poi stendete l’impasto su un ripiano infarinato fino ad uno spessore di mezzo cm e ricavate 12 quadrati di circa 7 x 7 cm.
Accoppiate le mezze albicocche ponendo al centro un poco di marmellata, rivestitele con i quadrati d’impasto in modo da formare dei grossi gnocchi rotondi.
Lessateli in acqua bollente per 10 minuti a fuoco dolce, mescolando.
Nel frattempo sciogliete il burro rimasto, aggiungete il pane grattugiato e fatelo rosolare mescolando.
Scolate gli gnocchi, metteteli nella padella del pangrattato e girateli finché la loro superficie ne sarà completamente ricoperta.
Servite gli gnocchi caldi e cospargeteli con un poco di cannella.
Quando sono reperibili le albicocche fresche mettetene una all’interno dello gnocco, con un quadratino di zucchero al posto del nocciolo.
Autore: Maria Antonietta Grassi
Blog: Il pomodoro rosso di MAntGRA