Gli appassionati di manga giapponesi, soprattutto della mia generazione e di quella precedente, conosceranno di certo il personaggio di Doraemon, gatto robot proveniente dal XXII secolo e dotato di una tasca speciale chiamata gattapone, dalla quale tirava fuori desideri e soprattutto soluzioni – i famosi chiusky – per il suo migliore amico “cercaguai” Nobita (nella prima versione italiana Guglielmo o Guglia). Doraemon viene presentato come un gatto dal cuore buono e quando necessario severo e responsabile ma perde la testa per il suo cibo preferito, ovvero i dorayaki. I dorayaki sono dei dolci tipici composti da due dischetti di kasutera (simile al nostro pan di spagna) che racchiudono un ripieno di anko, una crema dolce di fagioli azuki sostituibile anche con crema di castagne o cioccolato. Il nome deriva dal fatto che il dischetto assomigliava al gong (dora in giapponese significa appunto gong) e una leggenda vuole che il primo dorayaki venisse cotto proprio su questo strumento musicale dimenticato da un samurai nella casa di un contadino.
Sul web sono presenti molte interpretazioni di questo dolce ed in genere il ripieno è con la nota crema spalmabile alle nocciole. Invece in questa ricetta, preparata in versione senza glutine e senza lattosio, la crema di farcitura è composta da una purea di Soia “Cotti al Vapore” Valfrutta e cioccolato bianco. Un modo alternativo e creativo per convincere i bambini a mangiare legumi o per camuffarli… una piccola bugia a fin di bene! Mamme e papà golosi (e nostalgici di anime giapponesi) permettendo…
Ingredienti
(dosi per circa 28 porzioni):
Per i dorayaki:
300 g di mix senza glutine universale (quantità leggermente variabile in base all’umidità e alla composizione)
6 uova fresche biologiche
120 g di zucchero di canna grezzo
3 cucchiaini colmi di miele di melata
3 cucchiaini di lievito istantaneo per dolci o torte salate
6 cucchiai di bevanda alla soia
Olio di semi (colza) per ungere
Per la crema di soia:
150 g di Soia “Cotti al Vapore” Valfrutta
100 g di cioccolato bianco 100% vegetale
2 cucchiai di amido di frumento deglutinato
2 cucchiai di sciroppo di agave
1 noce di margarina di soia
Bevanda alla soia q.b.
Procedimento
Si inizia con la preparazione della crema, in quanto avrà bisogno di stare un poco in frigorifero. Frullare in un mixer la soia fino a diventare una purea cremosa; sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco e unire la purea di soia, mescolando accuratamente.
Trasferire in un pentolino antiaderente dove la crema viene stemperata con la margarina di soia a fuoco dolcissimo, unire lo sciroppo di agave e l’amido di frumento sciolto in ½ bicchiere di bevanda di soia e mescolare accuratamente fino a che la crema non si omogeneizza completamente. Lasciare intiepidire e poi riempire un sac-a-poche con la crema, sigillare e mettere in frigorifero a riposare.
In una scodella capiente sbattere le uova (non serve separare tuorlo e albume) con lo zucchero, aggiungere il miele e poi il mix senza glutine setacciato e mescolare in modo da non avere grumi. Sciogliere il lievito istantaneo nella bevanda di soia e quando sviluppa una reazione di effervescenza aggiungere al composto e mescolare fino ad incorporare completamente nella pastella. Coprire con pellicola alimentare e lasciar riposare in frigorifero per 30-40 minuti. Riprendere la pastella, mescolare per qualche giro e poi scaldare una padella per crepes precedentemente unta con poco olio di semi. Versare 1 cucchiaio colmo di pastella per ogni dischetto e non appena si intravedono bollicine in superficie girare velocemente per la cottura sul lato opposto.
Riprendere la crema dal frigorifero e distribuirla su 14 dischetti, i quali saranno poi coperti dagli altri dischetti liberi per formare il famoso dorayaki.
Autore: Monica Martino
Blog: Esperimenti in cucina – Una Biologa ai fornelli
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