Questi biscotti tipici piemontesi sono preparati con la farina di mais, detta in dialetto appunto “meliga” o anche melia. Solitamente usata per fare la polenta, ma che macinata più finemente in modo da avere una grana più fine “la farina di fumetto di mais” è adatta anche a farci i tipici biscotti: le paste di meliga appunto.
Nate e diffuse nella zona del cuneese, nel monregalese in particolare, si possono comunque reperire in tutto il Piemonte, specie durante le sagre di paese.
Personalmente prediligo la loro versione rustica, fatta con il mais macinato non troppo fine, perchè mi piace l’idea di mangiare un biscotto più scrocchiarello. Inoltre per prepararle ho utilizzato, una farina di mais davvero ottima, integrale e macinata a pietra, prodotta direttamente dalle aziende cooperative del Capac (Consorzio Agricolo Piemontese per Agroforniture e Cereali) di Confcooperative.
Negli anni ho provato molte differenti ricette, ma alla fine questa è la versione che preferisco.
Ingredienti
200 g burro di malga
200 g zucchero semolato
200 g farina di mais (io ho usato questa integrale)
200 g farina di frumento
3 tuorli d’uovo
scorza grattugiata di limone non trattato in superficie
Procedimento
Personalmente impasto sempre a mano, perchè mi piace molto pasticciare, ma effettivamente in questo caso vi ci vorrà non poca energia per ottenere un’impasto ben omogeneo, se preferite potete ovviamente utilizzare una planetaria.
Per prima cosa in una ciotola setacciate insieme le due farine, aggiungete lo zucchero e poco per volta il burro tagliato a piccoli tocchetti, sabbiando il composto con la punta delle dita. Quando avrete ottenuto un impasto ben sabbiato, in cui tutto il burro sia stato ben amalgamato, aggiungete anche i tuorli e impastate bene fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
A questo punto, ogni volta che dovevo pensare di sagomare questi biscotti, mi veniva la febbre gialla… chi li ha già fatti forse sa di che parlo.
Tutte le ricette a questo punto suggeriscono di inserite il composto in sac a poche e di spremere… sì ti voglio vedere!
Manco Hulk nella sua migliore versione!
Perchè l’impasto, almeno quello di questa ricetta, risulta davvero durissimo da spremere!
Nelle sagre di paese quando i biscotti sono preparati al momento, ho visto una macchina trafilata al bronzo che spreme la pasta in pochi secondi, peccato che nessuna casalinga possiede quella macchina.
Quindi che fare? Anche per questo, nel tempo, avevo provato altre ricette, che aumentando la percentuale di burro rendevano l’impasto più morbido e più facile da spremere, ma a quel punto si stravolge la ricetta che diventa più quella di una frolla montata al mais che una pasta di meliga tipica! E poi se si mette troppo burro, in cottura si scioglie e i biscotti perdono la loro forma tipica con le righe sopra…
Finalmente quest’anno la folgorazione: adesso ti frego io!
Idea…
Che credetemi sembrerà banale, ma mi ha sollevato non poco, dal momento che i muscoli me li ero già fatti impastando!
Perché non ci avevo mai pensato prima??
ECCO COME PROCEDERE CON LA FORMATURA DEI BISCOTTI
Ovvero in trenta secondi netti:
- fare un rotolino,
- formare una ciambellina
- chiuderne le estremità
- fare le striature con i rebbi della forchetta
Che grande sollievo ragazzi, e pensare che bastava così poco!
Che poi io la detesto la sac a poche…
Dunque dopo aver preparato tutti i biscotti ed averli sistemati su una placca da forno fateli cuocere per una decina di minuti a 180°C in forno statico. Fate attenzione che non coloriscano troppo, devono restare ben chiari come in foto.
CURIOSITA’:
A Barge questi biscotti sono noti con il nome di “Batiaje” l’etimologia del termine che in dialetto piemontese significa battezzare, poichè c’era l’usanza di offrirli durante il battesimo.
Autore: Anastasia Grimaldi
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