La pasta fillo di origine greca, è una pasta sottilissima, leggera, composta da acqua, olio e farina.

Viene usata per avvolgere verdure, carne o pesce, formaggi, dolci… e può essere fritta oppure cotta in forno. Si può preparare in casa perché l’impasto è semplice, ma quello che risulta lunga e laboriosa è la sua lavorazione: stenderla con il matterello fino a renderla a velo.

Se non si ha tempo e manualità, è preferibile acquistarla nei negozi specializzati oppure al supermercato dove si trova già pronta.

Per questo antipasto viene utilizzata come base per il ripieno, aggiungendo gusto e raffinatezza al piatto.

Ingredienti
(dosi per 4 persone)
600 gr di cozze
100 gr di zucchini
2 fogli di pasta fillo
4 uova
1 cucchiaio colmo di mascarpone
1 cucchiaio colmo di parmigiano grattugiato
100 ml di latte
2 rametti di maggiorana fresca
olio e.v.o.
sale e pepe

Procedimento
Raschiare le cozze sotto l’acqua corrente ed eliminare il bisso. Versare in un tegame con 1/2 bicchiere d’acqua, mettere il coperchio e lasciare aprire. Spegnere, eliminare eventuali cozze non aperte e sgusciare (Foto Passaggio 1).

Grattugiare gli zucchini e rosolare in padella per qualche minuto con un filo d’olio, foglie di maggiorana, sale, pepe (Foto Passaggio 2).

In una ciotola versare le uova intere, mascarpone, parmigiano e sbattere fino a che risultino bene amalgamati. Unire cozze e zucchini (Foto Passaggio 3).

Preriscaldare il forno a 200° – statico.

Sul piano di lavoro sovrapporre la pasta fillo e dividere in 4 parti. Foderare gli stampini monoporzione con carta forno e spennellare leggermente. Rivestire gli stampi con pasta fillo, avendo cura di spennellare la superficie, prima di sovrapporre il foglio successivo (Foto Passaggio 4).

Distribuire un po’ di composto negli stampi che verranno posizionati all’interno di una teglia. Coprire il tutto con la carta alluminio e cuocere in forno per circa 20 min. Trascorso questo tempo, togliere la carta e proseguire la cottura per altri 5 min. Sformare e servire tiepidi.

Autore: Fernanda Demuru
Blog: il leccapentole e le sue padelle