Mangiare kasher. Riconosci la tradizione ebraica?

Aringhe con la cipolla, borsch di cavolo rosso, bagel con salmone, cous cous, falafel, hummus di ceci, carciofi alla giudia… Se fosse un menù sarebbe l’esperimento peggio riuscito di fusione e invece questi sono alcuni fra i piatti più tipici della cucina ebraica.

Quando si parla di cucina ebraica ci si riferisce a un insieme di piatti tipici che derivano dalla tradizione culinaria ebraica in cui è forte la componente rituale e religiosa ad essa associata.

bagel_kasher

Il bagel

Esiste un insieme di regole e di norme molto dettagliate e riunite in una legge chiamata Kasherut, che riguarda tutta la filiera produttiva del cibo, e che distingue quali alimenti sono permessi e quali vietati, fino ad arrivare alla modalità di preparazione di una ricetta (per esempio il pesce viene servito rigorosamente senza spine). Kashèr significa, appunto, valido, adatto, buono. Un cibo è kasher quando è stato preparato nel rispetto delle norme alimentari ebraiche, e kasherut è l’insieme di queste.

A meno che tu non sia di Roma, dove forte è la presenza della comunità ebraica, questa cucina la si conosce ancora poco; la curiosità però è molta e i ristoranti specializzati sono sempre molto affollati.

Ecco le 7 regole base degli alimenti che possono essere definiti kasher:

  1. Gli animali devono avere lo zoccolo fesso ed essere ruminanti. I maiali non rientrano in questa categoria e per questo non sono Kasher.
  2. I pesci devono avere sia le squame che le pinne. Animali marini come le aragoste, i granchi, le seppie e le anguille non sono kasher.
  3. Gli uccelli rapaci non sono kasher, ma i polli, le anatre, le oche e i tacchini sono tutti kasher.
  4. Gli animali devono essere macellati da un rabbino qualificato e il loro sangue deve essere stato drenato. L’etichettatura kasher ufficiale deve essere ben visibile.
  5. La carne e i prodotti caseari non devono essere consumati insieme. Prima di passare da un alimento all’altro dovrebbe trascorrere il tempo sufficiente alla digestione.
  6. In una cucina kasher gli utensili per la carne devono essere separati da quelli che servono per formaggi e latticini.
  7. Le materie prime non devono contenere insetti o bachi – bisogna usare i pesticidi. In Israele, i terreni su cui si coltiva devono rimanere a riposo una volta ogni 7 anni. Mangiare Kasher è sempre più apprezzato anche da chi non è ebreo, per la qualità degli alimenti usati e per i rigorosi controlli della filiera.