CETRIOLI SOTTACETO AL CARDAMOMO

Voglio scrivere due parole per raccontarvi il mio rapporto con i cetrioli sottaceto e lo faccio con un breve aneddoto.

Alcuni mesi fa, sono stata a casa di una carissima amica in occasione del suo compleanno.

Come ogni anno, nel suo elegante living campeggiava ogni sorta di ben di Dio in fatto di cibo, scelto e preparato con cura da mani sapienti.

In un tripudio di profumi, sapori e tentazioni di ogni sorta, paragonabili a canti di sirene che avrebbero visto il rovinoso crollo dell’asceta più insensibile del pianeta alle tentazioni finalizzate al sollazzo gastrico, il mio campo visivo, in un nanosecondo, è passato da una prospettiva d’insieme a un focus strettissimo.

Ciò che i miei occhi hanno colto era una piccola ciotola che pareva rassegnata a essere snobbata, trascurata, ignorata, finanche travolta nella corsa alle sue simili che contenevano alimenti sontuosi, ricchi, opulenti, licenziosamente promettenti.

Lei era lì, piccina piccina, una virgola, un impercettibile sbafo su una tela immensa, talmente invisibile da non meritare il tempo e lo sforzo di cancellarla. Lei era sempre lì, isolata, reietta, forzata all’asocialità, obbligata a guardare dalle finestre opache di vapore e umidità i più fortunati che vivono, gioiscono, godono. Lei continuava a stare lì, la piccola fiammiferaia di quella drammatica storia di solitudine gastronomica, rassegnata a consumare il suo stesso contenuto nel tentativo di sopravvivere.

Ma sono arrivata io, la sua salvatrice. Il bipede che ha ridato un senso al suo essere parte di un disegno più ampio di delizie e specialità, colei che, con gesto teatrale, ha gettato il cappotto nell’aria satura di profumo di vol-au-vent alla fonduta appena sfornati e gridolini di gioia perché “anche quest’anno c’è il baccalà mantecato!”.

cetrioli al cardamono1Prima ancora che il drappo di lana grigia, che fino a poco prima aveva riscaldato le mie membra nella fredda sera di febbraio, toccasse il divano, io ero da lei. L’ho presa tra le mani, l’ho riscaldata come avrei fatto con un pulcino caduto dal nido, l’ho confortata con la forza del mio entusiasmo, ho risvegliato la sua voglia di vivere, ho ridato un senso alla sua presenza sulla Terra con il mio canto di gioia rivolto alla padrona di casa, composto da una sola riga di testo e un’unica nota: “I CETRIOLINI SOTTACETO!”

L’epilogo non è necessario riportarlo: sono certa immaginiate che fine abbiano fatto i cetriolini e in quanto tempo…

In questa ricetta, in luogo dei cetriolini canonici, ho utilizzato bastoncini di cetrioli di dimensioni comunque contenute che ho immerso in un bagno di aceto aromatizzato con cipolla rossa e cardamomo.

È una variante particolare e piacevole ai cetriolini sottaceto cui siamo abituati.

Ingredienti
(per un vasetto da 600 ml)

5 cetrioli medi di circa 100 grammi ciascuno
400 ml di aceto di vino bianco
100 ml di acqua
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 generosa presa di sale
1/2 cipolla rossa di medie dimensioni
24 baccelli di cardamomo piccoli

Procedimento

Lavo e asciugo i cetrioli. Li spunto, li taglio a metà nel senso della lunghezza, poi a bastoncini spessi circa 1 centimetro.

Preparo una grossa ciotola e la riempio di acqua fredda e ghiaccio.

Porto a bollore abbondante acqua e vi tuffo i bastoncini di cetriolo per 1 minuto. Li scolo con un mestolo forato e li tuffo nell’acqua e ghiaccio.

Appena sono freddi li scolo nuovamente. Li sistemo su un canovaccio pulito senza sovrapporli. Li tampono delicatamente con carta da cucina per asciugarli.

In una pentola verso l’aceto e i 100 ml di acqua, unisco lo zucchero e il sale. Porto a bollore mescolando. Spengo la fiamma e lascio raffreddare.

Nel frattempo schiaccio leggermente i baccelli di cardamomo e affetto finemente la mezza cipolla.

cetriolo al cardamomoSistemo 1/4 dei cetrioli sul fondo del barattolo ben lavato e sterilizzato. Proseguo con 1/4 della cipolla affettata e 1/4 dei baccelli di cardamomo. Continuo allo stesso modo fino ad esaurimento degli ingredienti, formando quattro strati.

Con l’aiuto di un pestello piatto o con il dorso di un cucchiaio presso il contenuto del vasetto per livellarlo e compattarlo bene. Verso la miscela a base di aceto arrivando a circa un centimetro dal bordo.

Batto delicatamente il vasetto sul piano di lavoro per eliminare le bolle d’aria. Aggiungo altra miscela di aceto se necessario e ripongo in frigorifero quella avanzata.

Chiudo il vaso con il coperchio anch’esso sterilizzato e ripongo in un luogo buio, fresco e asciutto.

Dopo 24 ore verifico il livello del liquido all’interno del vaso, rabboccandolo con quello tenuto da parte in frigorifero se serve. Chiudo nuovamente il vasetto, lo avvolgo con un canovaccio e lo pongo in una grossa pentola che riempio di acqua fredda.

Porto a bollore e sterilizzo per 20 minuti. Terminato il processo spengo la fiamma e lascio raffreddare il vaso assieme all’acqua. Una volta freddo lo scolo, lo asciugo e lo sistemo nuovamente in luogo buio, fresco e asciutto per almeno 20 giorni prima di consumare il contenuto.

Questa preparazione è adatta a essere utilizzata come portata per buffet, per un aperitivo o come ingrediente per un’insalata.

Autore: Paola “Slelly” Uberti
Blog: Slelly – The Dark Side of Kitchen


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