L’educazione alimentare è un tassello fondamentale nella crescita dei bambini: è importante che imparino ad apprezzare una grande varietà di cibi e che, in generale, arrivino a preferire i cibi cucinati in casa rispetto a quelli confezionati e già pronti. I disturbi dell’alimentazione, infatti, sono sempre più diffusi: per questo occorre che i bambini sviluppino un rapporto sano e sereno con il cibo, fin dalla più tenera età.
Come farlo?
Una strategia molto efficace è cucinare bambini e genitori insieme, in modo che i più piccoli associno sensazioni e pensieri positivi al momento del pasto. Cucinare insieme, infatti, è stimolante anche per i bambini di 2 o 3 anni, che aiutando papà e mamma si sentiranno d’aiuto in un’attività generalmente intesa “per i grandi”.
Ma i benefici sono anche altri!
Innanzitutto il pomeriggio trascorso in allegria in cucina probabilmente porterà il bambino a preferire la cucina home-made a quella della gastronomia sotto casa: è molto più divertente sporcarsi le mani! Così sarà tutto di guadagnato per la salute, il portafoglio e l’ambiente. Il secondo vantaggio è che cucinare permette ai bambini di sviluppare una notevole curiosità nei confronti di ciò che li circonda. Vedere e
annusare ingredienti sempre diversi tra loro fa brillare gli occhi ai bambini più piccoli, e diventa motivo di grande interesse anche per i più grandi. Non solo: si tratta di un’attività fisica, che, anche se in modo ridotto rispetto ad altre, richiede una buona manualità e una certa resistenza; impastare e mescolare sono infatti gesti che contribuiscono a rafforzare la muscolatura del bambino.
C’è poi un ulteriore beneficio: cucinare è un’occupazione che insegna ai più piccoli alcune attività matematiche, come pesare e contare. Può sembrare una banalità, ma chiedere al bambino di contare quante uova bisogna ancora rompere per fare la torta è un modo per ripassare i numeri e per insegnargli che ciò che impara in altri momenti della giornata sono uno strumento davvero utile nella quotidianità.
Cucinare insieme è quindi un’attività non solo divertente, ma anche profondamente educativa, che supporta lo sviluppo di determinate competenze e che contribuisce a rafforzare il legame affettivo tra genitori e figli.