Montagne. Culle della biodiversità da proteggere

Quest’anno, la Giornata internazionale della Montagna si celebra all’insegna della tutela della biodiversità.

La ricorrenza è stata istituita ufficialmente a partire dal 2003 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, mentre l’evento è coordinato a livello globale dalla FAO, l’organizzazione dell’ONU per l’alimentazione e l’agricoltura.

L’obiettivo della Giornata è quindi quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane, in quanto rappresentano un ecosistema fondamentale per la salute del pianeta.

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L’importanza di questa giornata deriva da alcuni aspetti fondamentali, ma spesso sottovalutati dall’uomo: le montagne forniscono acqua dolce, energia e cibo, risorse che saranno sempre più scarse nei prossimi decenni. Inoltre, grazie alle loro particolari condizioni climatiche e topografiche, gli habitat montani sono da considerare un baluardo per la sopravvivenza di molte specie a rischio estinzione.

Le località montane contribuiscono anche alla sicurezza alimentare e nutrizionale fornendo terra per colture, pascolo per bestiame, corsi d’acqua per la pesca e prodotti forestali non legnosi come bacche, funghi e miele. Se pensiamo invece a mais, patate, orzo, sorgo, pomodori e mele – che insieme a una ulteriore quindicina di piante forniscono l’80% del cibo mondiale – sono piante che hanno avuto origine o sono state diverisificate in montagna. Inoltre circa il 70% dei terreni di montagna viene utilizzato per il pascolo che contribuisce a migliorare la fertilità del suolo; tuttavia il bestiame non produce solo alimenti fondamentali come latte, burro e carne, ma anche alcuni dei filati più pregiati, come la lana cashmere.

Un ulteriore motivo che contribuisce a sottolineare l’importanza della tutela e della valorizzazione dei territori montani, è data dal fatto che i consumatori mondiali sono sempre più interessati agli alimenti e ai prodotti di qualità che provengono dalle aree montane, basti pensare al caffè, miele, erbe e spezie, ai prodotti di artigianato e per la cosmesi.

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L’agricoltura di montagna è stata per secoli un modello di sviluppo sostenibile, grazie ad una produzione su piccola scala che permette un’impronta ambientale a basse emissioni di carbonio.

La maggior parte della produzione agricola di montagna è destinata al consumo familiare, svolgendo un ruolo chiave nel garantire la sicurezza alimentare delle famiglie e delle comunità locali. Ecco perché è importante sostenere queste piccole imprese!

Portare le questioni legate al territorio montano nel vertice delle priorità internazionali significa, quindi, dedicarle maggiore attenzione, con l’obiettivo di assicurare una qualità della vita migliore a favore delle milioni di persone residenti in queste zone.