Cime di rapa. Un pezzo forte della cucina nostrana

Chi non ha mai sentito parlare delle famosissime “orecchiette alle cime di rapa”?

Da qualsiasi regione si provenga, questo piatto tipico pugliese rappresenta per tutti una ricetta tradizionale della Penisola.

pasta-1045945_1280

Ma quali sono i valori nutrizionali e le proprietà benefiche delle cime di rapa per il nostro organismo? Quali altre ricette si possono creare con questo ortaggio?

Diamo subito una risposta a queste domande e conosciamo meglio questo ortaggio così amato dagli italiani!

Il nome

Si chiamano cime di rapa, ma non fatevi ingannare dal nome: non sono le foglie della rapa! Si tratta dei fiori e degli steli ancora chiusi, ovvero i boccioli, chiamati broccoli o friarielli, che possono comprendere anche qualche foglia.

Il nome botanico delle cime di rapa è Brassica rapa sylvestris e appartengono alla famiglia delle Brassicaceae. Esse sono la parte commestibile della sottospecie sylvestris, della specie rapa. Di diverse forme, qualità, tempo di fioritura e periodo di semina, le cime di rapa vengono solitamente commercializzate come germogli interi (uniti dalla base della radice), come foglie senza fiori e come fiori senza foglie.

La lunghezza di questi ortaggi varia tra i 15 ed i 100 centimetri e appaiono di un bel colore verde. Quando le si acquista, si consiglia di prenderle belle fresche, con foglie e gambi non flosci e con i fiori completamente chiusi.

cime-di-rapa

Perché inserirle nella nostra dieta?

Come tutte le verdure appartenenti alla famiglia delle brassicacee, le cime di rapa contengono tantissime proprietà nutritive eccellenti per il nostro organismo. Disintossicanti, stimolanti per l’appetito, remineralizzanti, antistress e antinfiammatorie, le cime di rapa hanno una funzione di protezione contro lo sviluppo di patologie severe grazie al contenuto di antiossidanti. Esse inoltre vantano elevate quantità di fibra, un modesto apporto calorico, abbondanza di ferro, calcio e le vitamine A, C, K e B. attenti però a non consumarne in modo eccessivo: il loro grande contenuto in purine potrebbe acutizzare i problemi di gotta e/o iperuricemia!

3 ricette con le cime di rapa

Se le proprietà nutritive delle cime di rapa vi hanno convinti a fare scorta per provare qualche ricetta, ecco 3 idee semplici da preparare a casa vostra.

Ricordate. Le cime di rapa vanno mangiate cotte! Si possono cuocere in svariati modi, ma un passo che accomuna tutte le ricette è la mondatura: bisogna lavarle accuratamente e successivamente va eliminata la porzione radicale, se è presente, insieme alle foglie rovinate.

1 – Orecchiette con cime di rapa

Ingredienti per 5 persone:
1 mazzo di cime di rapa;
500 g di orecchiette;
2 spicchi di aglio;
peperoncino in polvere qb;
olio EVO;
sale qb.

Procedimento
Mondare le cime di rapa, metterle a bollire aggiungendo una manciata di sale. A fine cottura, scolare con un colino e lasciar asciugare, mantenendo l’acqua di cottura, nella quale si faranno cuocere le orecchiette.

Intanto, in una padella capiente, versare l’olio, far rosolare l’aglio, aggiungere i broccoli e far cuocere. Una volta scolate le orecchiette, aggiungerle nella padella con i broccoli, mescolare e spolverare col peperoncino.

2 – Lo smoothie vegan disintossicante

Ingredienti
1 mazzetto di cime di rapa;
1 manciata di foglie di spinaci (circa 100 g);
1 mela bio;
1 cetriolo bio.

Procedimento
Cuocere a vapore le cime di rapa, lasciar raffreddare, poi frullare con gli spinaci freschi, la mela e il cetriolo a tocchetti, fino a raggiungere la consistenza gradita.

Questa bevanda si potrà utlizzare come pranzo o cena di una giornata depurativa, oppure come aperitivo depurativo.

3 – Polpette alle cime di rapa

Ingredienti per 4 persone:
500 g di cime di rapa
parmigiano grattugiato e pangrattato qb
1 uovo
1 manciata di prezzemolo
1 pizzico di peperoncino in polvere
1 spicchio d’aglio.

Procedimento
Mondare le cime di rapa, strizzarle e tritarle; mescolarle con il parmigiano, l’uovo, il prezzemolo, l’aglio (tritato) e il peperoncino.

Amalgamare con cura e formare delle palline che verranno ricoperte con pangrattato. In alternativa (più salutare) alla frittura, mettetele in una teglia su carta da forno e cuocete per circa 15 minuti in un forno preriscaldato a 180 gradi.

N.B. Nell’alternativa vegana, l’uovo sarà sostituito con 2 cucchiai di fecola di patate.