In risposta alla crescente richiesta di lievito di birra di questo periodo, vogliamo elencarne anche le proprietà benefiche per l’organismo, contrariamente a quanto si crede.
Cominciamo con il dire che il lievito di birra è un fungo costituito da colonie di un microrganismo, il “Saccharomices cerevisiae”, che si ottiene per fermentazione.
In commercio ne esistono diverse varietà: fresco (i classici panetti), secco (essiccato in bustine), istantaneo, in scaglie… c’è poi la versione fai da te, ovvero il “prezioso e fedele” lievito madre. A parte quello a scaglie che viene utilizzato per insaporire piatti vegani, sono tutti legati dalla medesima caratteristica, ovvero la capacità di far aumentare il volume di un impasto.
Il lievito di birra contiene molte proteine ad alto valore biologico e tutte le vitamine del gruppo B. È inoltre ricco di minerali, tra cui magnesio, fosforo, potassio, ferro, calcio e selenio, ha quindi un’azione rimineralizzante e aiuta a combattere l’astenia. È un alleato di tutto l’apparato tegumentario, cioè di capelli, pelle, ciglia, unghie, e aiuta a combattere alcuni inestetismi cutanei, in particolare l’acne e le dermatiti.
Inoltre, la presenza delle vitamine del gruppo B attribuisce al lievito una delle principali proprietà. Questo ingrediente ha infatti effetti benefici sull’apparato cardiovascolare poiché le vitamine del gruppo B abbassano i livelli di omocisteina che favoriscono la formazione di placche aterosclerotiche. Parallelamente offre un sostegno anche all’attività intestinale grazie alla presenza di fermenti che aiutano il ripristino della flora batterica e facilitano il transito intestinale.
Uno studio dell’Università di Lille ha confermato che l’assunzione del lievito di birra non solo è ben tollerata dall’organismo, ma ha anche un effetto probiotico e riduce il dolore addominale nei pazienti che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile.
Affermare che il lievito gonfia è, quindi, un luogo comune del tutto infondato.